È una decisione che farà discutere molto. Nelle piscine comunali tra pochi giorni potranno entrare anche i cani. L’assessore allo sport Giuseppe Sbriglio ha deciso di cambiare l’articolo 6 delle norme approvate nel 1977, quelle che recitavano: “È vietato introdurre nelle piscine animali di qualsiasi specie”. Non potranno accedere né a bordo piscina, né negli spogliatoi; potranno invece girare liberamente nell’atrio degli impianti e sulle tribune della struttura. Il caso di Torino sarebbe il primo caso a livello nazionale. L’assessore sostiene che non c’è alcun motivo per fare diversamente. L’unico quesito che ci si potrebbe porre è cosa potrebbe accadere nel caso che l’animale domestico fosse un gatto, un pappagallo o, perché no, un serpente.Regolamento alla mano, sostiene, non ci sarebbe alcun rischio a livello sanitario e igienico per i frequentatori della piscina. In più si eviterebbe che i genitori che devono venire a prendere il figlio, o a godersi le sue gare, lasciassero l’animale in macchina o attaccato al primo palo fuori dalla struttura.Con l’attuazione di una norma simile, le associazioni sportive che gestiscono le piscine comunali sarebbero “costretti” ad accettare gli amici a quattro zampe dei loro frequentatori senza poter opporre alcun divieto: “Chi possiede un cane non deve sentirsi penalizzato dalla scelta”, ribadisce l’assessore Sbriglio. Anzi, è probabile che se la caverà meglio chi per primo organizzerà delle aree dedicate agli animali.
Mimmo Russo