Roma. - Secondo l'inondazione di spot trasmessi in coda a numerosi programmi televisive, il passaggio dal sistema analogico al digitale terrestre comporta un aumento dell'offerta televisiva e della qualità delle immagini. Purtroppo a 24 ore dallo switch-off migliaia di utenti non hanno avuto modo di constatare tale evoluzione. Aumentano di ora in ora, infatti, i reclami per l'assenza del segnale anche per i canali tradizionali Rai e Mediaset. A tal proposito il vicepresidente dell'Italia dei Diritti Roberto Soldà (nella foto) commenta: "Ogni famiglia laziale è stata informata e ripetutamente coinvolta nel cambiamento tecnologico. Il tutto in senso negativo. Il problema colpisce maggiormente gli anziani, - continua l'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - che utilizzano il tubo catodico come principale mezzo di evasione, e che sono stati costretti a sborsare del denaro per un televisore di nuova generazione o per un decoder, in un momento delicato di crisi economica. Non è chiaro - conclude Soldà - se la causa di tutto ciò sia un'inopportuna fretta nel proporre ai cittadini nuove piattaforme anche a pagamento oppure un ennesimo esempio di inefficienza organizzativa".
Ufficio Stampa Italia dei Diritti
Addetto Stampa
Gianluca Barletta
Capo Ufficio Stampa
Fabio Bucciarelli
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