Grazzanise. L'Associazione Culturale 'Tre Grazie' di Grazzanise si è ripresentata all'attenzione degli iscritti e di quanti ne seguono le attività, offrendo circa due ore di cultura. Sabato 3 Ottobre, infatti, con un nome che è ormai divenuto un classico per gli appuntamenti letterari, il coordinatore, prof. Michele Petrella, ha proposto un incontro con il prof. Giuseppe Rotoli che ha legato il suo nome a numerose iniziative dell'associazione ed è stato ospite in duplice veste: relatore per la conferenza 'La poesia nella società liquida di oggi' e per presentare il suo ultimo libro, 'La cenere in bocca'. Grandissimo studioso, dotato di una forza oratoria senza pari, Rotoli sa far calare il pubblico nelle tematiche e nelle sfumature di cui si serve per far assaporare il gusto della letteratura in genere e degli argomenti che tratta in particolare. La sua sensibilità infonde un alone unico alle conferenze che diventano 'esperienze' irripetibili ed avere l'opportunità di sentirlo parlare del suo ultimo libro, che è stato presentato dal prof. Antimo Giacinto Petrella, è stata di sicuro una grande occasione per i suoi estimatori. "Scrivere questi versi –si legge nella prefazione del volume- ha avuto per me un effetto particolare: quello di aver ridestato l'amore verso la vita, verso le cose, verso le persone e verso Dio; né la vita né Dio si lasciano scoprire facilmente, ma nei versi è come se trovassero mille vie, mille strade impensate per sgorgare e manifestarsi. Nei momenti e nei versi più disparati e più disperati irrompe una potenza nuda dell'anima e dentro vi trovo luce". La serata, con queste premesse, ha dato un'ulteriore conferma delle emozioni che il professore riesce a trasmettere, a partire dall'appassionata relazione sull'argomento proposto, alla presentazione del libro, alla lettura coinvolta di alcune poesie tratte dal testo. Una carrellata di nomi illustri, per spiegare il motivo del titolo della conferenza, che hanno avuto una relazione fondamentale negli incastri della serata, attraverso i quali Rotoli ha presentato un quadro letterario e culturale come solo lui sa fare in queste circostanze, spaziando ed approfondendo, senza appesantire l'uditorio, i concetti, le sfumature, le situazioni storiche che determinano certe ricerche e conseguenti espressioni dell'animo umano. Così come, con efficacia, ha spiegato quel termine 'liquida' rapportandosi alla quasi inconsistenza poetica del periodo attuale. Al prof. Petrella, docente presso lo stesso istituto di Rotoli, che ha in passato pubblicato anch'egli alcuni testi di poesia, il compito di condurre i presenti a scoprire le liriche raccolte nel libro che sarà presentato ufficialmente a breve, e la sofferenza che in esse è racchiusa. La sofferenza che distingue il poeta da colui che crede di scrivere poesie perché tutti possono mettersi a scrivere di getto pensando di aver scritto una poesia che però è ben altro, è sofferenza, ed ogni verso è il sangue di chi lo mette su carta.
Giovanna Pezzera