27 agosto 2009

Riprende l’attività del Parlamento europeo.Le priorità nell’agenda politica dell’on.le Patriciello.


Venafro. Lunedì prossimo riprenderanno a pieno ritmo i lavori delle commissioni che compongono il Parlamento europeo. L’eurodeputato Aldo Patriciello (nella foto) traccia le linee d’azione e le priorità dell’agenda politica. “In primo piano – afferma l’on.le Patriciello – c’è sicuramente l’attuale situazione economica che l’Unione europea sta affrontando tenendo come punto fermo la qualità della vita dei propri cittadini. Ciò significherà per le istituzioni europee suggerire azioni o correzioni, dove possibile, ai governi nazionali. Ma significherà anche occuparsi del sistema produttivo, non solo beni e servizi, ma anche condizione dei lavoratori. In particolare occorre completare il quadro della normativa europea in materia di mercati finanziari per infondere maggiore fiducia nei risparmiatori”.
Ci sono poi obiettivi definiti da raggiungere entro la prossima legislatura: “C’è da armonizzare – ricorda ancora il parlamentare europeo - il meccanismo sanzionatorio tra i paesi europei contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale. Così come occorre contrastare efficacemente fenomeni come la pirateria e la contraffazione attraverso un coordinamento delle procedure doganali. In questo senso bisognerà concentrarsi per rafforzare il ruolo dell’agenzia Frontex, i cui ambiti di competenza vanno ampliati”. Il riferimento dell’eurodeputato riguarda l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne, istituita nel 2004, con il compito di aiutare gli Stati membri fornendo loro assistenza tecnica e operativa rafforzata alle frontiere esterne. Tema, quest’ultimo, di estrema attualità dopo i recenti drammatici avvenimenti legati agli sbarchi di cittadini extracomunitari.
Rimangono prioritari temi come la sanità e l’ambiente: “Promuovere la salute dei cittadini europei – spiega l’on. Patriciello – significherà diffondere un programma di stili di vita responsabili, uniformare le regole su rimborsi e indennità e, in quanto strettamente connesso, tutelare l’ambiente attraverso l’adozione di progetti sostenibili ma estranei a posizione ideologiche che nulla hanno a che fare con la salvaguardia del pianeta”.Obiettivi per i quali è fondamentale la partecipazione dei cittadini: “Tali priorità – sottolinea l’eurodeputato – non avrebbero alcun significato se i cittadini non fossero parte attiva. Mi riferisco alla necessità di colmare la distanza tra questi ultimi e le istituzioni europee e alla necessità di portare le imprese del nostro Mezzogiorno a conoscenza delle straordinarie opportunità che l’Europa offre. Da Bruxelles, in futuro, arriveranno meno risorse finanziarie e ci saranno più controlli sulla loro gestione, quindi anche la programmazione dei fondi strutturali da parte degli enti locali dovrà essere fatta evitando sprechi e privilegiando scelte oculate, attente, responsabili. L’incapacità delle amministrazioni di spendere le risorse europee rappresenta un ostacolo alla crescita infrastrutturale ed occupazionale del Molise e dell’intero Sud. Pensiamo a realtà come la Spagna che, mediante un utilizzo lungimirante dei fondi comunitari, hanno raggiunto livelli di crescita elevati”.