15 aprile 2009

SANTORO RIBADISCE CHE L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2009 NON TIENE CONTO DEGLI SPRECHI.


Baia Latina. All’indomani dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2009 del Comune di Baia Latina il capogruppo di “UNITI PER BAIA LATINA” Michele Santoro (nella foto) ha tenuto a precisare: E’ singolare leggere, che “l’Amministrazione procede a gonfie vele verso l’attuazione del nostro programma elettorale”, come dichiarato dal Sindaco di Baia e Latina solo perché e non poteva essere diversamente la sua maggioranza ha votato compatta il Bilancio di previsione 2009. Quando in effetti la maggioranza ha votato totalmente il contrario di quanto previsto nella relazione programmatica di inizio consiliatura: Evidentemente i consiglieri di maggioranza o hanno dimenticato quello che avevano previsto ed approvato nella relazione programmatica oppure non hanno letto, e nessuno gli ha spiegato, quanto previsto nel Bilancio di previsione 2009. Così come appare singolare leggere che le critiche mosse dal Gruppo Consiliare “Uniti per baia e Latina” siano “strumentali ed inutilmente allarmistiche” quando invece se nessuno avrebbe fatto notare l’errore materiale la maggioranza avrebbe approvato anche per il 2009 il bilancio del 2008. Evidentemente qualcuno non è abituato che altri facciano osservare degli errori seppur materiali ma sostanziali per il buon funzionamento dell’Amministrazione. Invece di criticare l’opposizione, che mette in evidenza gli errori della maggioranza, perché non spiegano ai cittadini chi pagherà il costo della seduta aggiuntiva di consiglio per l’approvazione del bilancio 2009 ? Nella relazione programmatica la maggioranza ha programmato di voler realizzare programmi e progetti rivolti alla cultura, allo sport, ai giovani, al turismo, alle attività produttive ed allo sviluppo economico, con il Bilancio di previsione invece hanno previsto per l’anno 2009 investimenti uguale a zero nel campo della cultura, dello sport, del turismo ed alle attività produttive ed allo sviluppo economico.
Tutti sanno, anche le pietre, dichiara Michele Santoro capo gruppo consiliare di “Uniti per Baia e Latina”, che per il corrente anno finanziario il Comune deve necessariamente riscuotere dai cittadini il 100 % del costo del servizio per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Ma evidentemente i nostri amministratori non sanno che il costo del servizio potrebbe anche essere ridotto riducendo oculatamente degli sprechi che sono sotto gli occhi di tutti. Mi riferisco continua Michele Santoro al contratto oneroso stipulato con il Consorzio CE 1, al costo dell’ammortamento dell’automezzo del Comune che il Comune versa inverosimilmente al Consorzio, al costo dei sacchetti che da oltre un anno non vengono consegnati ai cittadini quando invece il comune versa al Consorzio la relativa spessa.
Ma soprattutto agli amministratori di Baia e Latina, sebbene evidenziato in sede di consiglio comunale dal Consigliere Michele Santoro, sfugge oppure ne ignorano totalmente l’esistenza della sentenza della Cassazione che ha sancito il principio della non applicazione dell’I.V.A. sulla tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. In sede di bilancio di previsione 2009 sarebbe bastato non applicare l’I.V.A., in quanto già dichiarata illegittima dalla Cassazione e, non far pagare il costo dei sacchetti visto che per tutto il 2008 non sono stati forniti ai cittadini, e non versare al Consorzio CE 1 il costo dell’ammortamento dell’automezzo di proprietà comunale per non aumentare o addirittura poter ridurre la T.A.R.S.U. per l’anno 2009. Se la maggioranza ritiene pretestuoso che la minoranza con pubblici manifesti comunichi alla cittadinanza quello che la maggioranza attua, allora siamo veramente alla mortificazione della democrazia, ed allora ci dimostrino perché invece di aumentare la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani non hanno evitato di aggiungere l’I.V.A. sulla tassa dichiarata illegittima da una sentenza della Cassazione e perché non hanno fatto un gesto di equità sociale non ponendo a carico dei cittadini il costo dei sacchetti che da oltre un anno non vengono distribuiti ai cittadini e non porre a carico dei contribuenti l’ammortamento dell’automezzo di proprietà comunale. Altro che pretestuosità, sarebbe bastato solo questo, continua Michele Santoro, per non aumentare o addirittura ridurre il costo della T.A.R.S.U. rispetto all’anno scorso. Se fare gli interessi della cittadinanza, qualcuno lo ritiene pretestuoso, allora significa che veramente siamo giunti alla frutta e sarebbe bene che qualcuno prendesse delle concrete e serie decisioni nell’interesse di tutta la cittadinanza.

Pietro Rossi