Caserta. In merito alla vicenda del cambio del nome dell’Università di Caserta va sottolineato che è stato chiarito in modo esplicito dagli organi parlamentari che l’iter del cambio di nome non potrà mai essere legislativo, “in quanto esso inciderebbe a livello legislativo su una materia delegificata, e su quello procedurale, stante la congestione dei lavori parlamentar”. La sollecitazione della Provincia rivolta ai parlamentari affinchè presentino una proposta di legge in tal senso, rimane così solo espressione di mera volontà politica ma inefficac, perché si chiarisce che l’avvio del procedimento va proposto dall’unico soggetto abilitato e legittimato a farlo: il Senato Accademico. E da questo punto, allora, che vogliamo ed esortiamo a ripartire senza ritenerci sconfitti in partenza. Con coraggio, chiarezza e lungimiranza dobbiamo incominciare a costruire iniziative, momenti di pressione, alleanze per realizzare un coinvolgimento totale su questo obiettivo comune; costruire un cartello che veda insieme parte del corpo accademico, quello studentesco, quello istituzionale, sindacale, industriale, e professionale, fino alla società civile, sociale e culturale tutta, associazionistica e di volontariato. Per questo, come “Comitato pro Università di Caserta”, diamo appuntamento per Martedì 21 Aprile 2009 alle Ore 17,00 presso la Biblioteca Diocesana in Piazza Duomo a Caserta per l’Incontro su: “Università di Caserta: il nome negato”il programma prevede alle Ore 17,00 Tavola Rotonda a cui partecipano: Oscar Bobbio, Presidente del MEIC, Enzo Rauchi del Comitato Pro Università di Caserta,Adamo Riccio Rappresentante Studenti Senato Accademico SUN, Adolfo Russo della Presidente Civitas Caserta, alle Ore 18,00 seguirà il pubblico Dibattito.Sono stati invitati a portare il loro contributo: Istituzioni, Enti, Studenti, Accademici, Sindacati, Ordini professionali, associazioni per le Ore 19.00 sono previste le Conclusioni.Coordina Luigi Ferraiolo. L’incontro è rivolto a quanti vorranno costruire questo momento di larghe unioni, di confronto e di pressione innanzi auspicato, iniziativa, questa nostra, che da un anno abbiamo sollecitato i Consigli Provinciale e Comunale del capoluogo a far propria ma che a tutt’oggi resta inevasa e mortificata seppur supportata da una petizione di 5000 firme, primo firmatario il nostro pastore Nogaro, ieri anima della nascita di questa Università, oggi del trasferimento del Rettorato e del cambio del nome.
Fonte:comunicato stampa