Mignano Montelungo. Commovente discorso del dirigente Regionale della Ugl Campania Ferdinando Palumbo che ha partecipato questa mattina, assieme al Segretario provinciale della Ugl Caserta Sergio D’Angelo, alla Commemorazione organizzata in ricordo della tragedia di Cannavinelle nel comune di Mignano Monte Lungo in provincia di Caserta. Nel portare alle istituzioni in sala ed alla platea il saluto del segretario nazionale Renata Polverini, il sindacalista è intervenuto dicendo: “Vi invito ad immaginare quella tragedia come se fosse un vecchio film di quelli in bianco e nero. Quella mattina c’erano degli operai che andavano a lavorare; tra questi qualcuno era allegro perché la sera prima aveva potuto vedere i figli, qualcuno era stanco e qualcun altro andava di fretta poiché era in ritardo. Erano i volti di Giuseppe Grande, Giulio Lancia, Mario Parisi e degli altri 39 colleghi che alle 11:00 del mattino del 25 Marzo 1952 incontrano la morte. Quei morti siamo noi“ ha chiosato Palumbo “quella gente parlava il nostro dialetto, e come noi aveva delle famiglie, che non li videro tornare a casa. Al di la delle passerelle e dei riflettori di oggi vi invito ad onorarli vigilando, poiché, incredibilmente, nel 2009, ci sono gli stessi problemi del dopoguerra. La nazione chiede sicurezza nelle strade e nei luoghi di lavoro. Per questi motivi la Ugl ha presentato due petizioni al parlamento italiano attraverso le quali ha chiesto che la competenza in materia di sicurezza non sia più materia concorrente tra stato e regioni, e che la stessa venga insegnata nelle scuole. A sostegno di queste iniziative la Ugl Caserta ha recentemente varato la cosiddetta mail salvavita, attraverso la quale i cittadini potranno segnalarci le irregolarità che a nostra volta denunceremo a chi di dovere“. Il sindacalista ha chiuso con un monito per il futuro:”In assenza di sicurezza, se si perde il lavoro, non si va incontro alla fame, ma alla morte”.