07 marzo 2009

IL COORDINAMENTO DEL PDL CRITICA LA NOMINA DEL SETTIMO ASSESSORE.


COORDINAMENTO CITTADINO
POPOLO DELLA LIBERTÁ
PIEDIMONTE MATESE
COMUNICATO STAMPA


Il completamento dell’organico della Giunta comunale a quasi due anni di distanza dalle elezioni, segna uno spostamento a sinistra dell’asse politico dell’esecutivo Cappello in una logica di schieramento che da tempo il Partito Democratico, a livello nazionale, ha completamente abbandonato. La verità è che con questa improvvisa accelerazione, incomprensibile dopo due anni di stasi, il Sindaco Cappello ha cercato di prevenire rivendicazioni che diventano sempre più difficilmente gestibili con il passare del tempo. Innanzitutto, vi è la posizione di Renato Ricca che, dopo il fallimento del governo provinciale di centrosinistra, è ora politicamente disoccupato e che da assessore provinciale ben avrebbe potuto rivendicare un posto in giunta. Vi è, poi, la posizione del consigliere Emilio Iannotta, per il quale basta leggere le dichiarazioni rese a mezzo stampa per comprendere il grado di sfilacciamento della maggioranza, che pure a gran voce aveva chiesto più volte di entrare in giunta per consentire al suo partito, l’Italia dei Valori, pari dignità rispetto al Partito Socialista e a Rifondazione Comunista che, prima della nomina di Massi, era pur sempre titolare di deleghe. A terra resta anche il consigliere Domenico Ferraiuolo che vede sfumare, ancora una volta, la concreta possibilità di entrare nell’esecutivo dove avrebbe, in una condizione istituzionalmente più normale, potuto esercitare la sua delega alla legge 328, per altro già “alleggerita” precedentemente con lo spacchettamento fatto da Cappello. Nulla da fare anche per il consigliere Alfredo De Rosa cui evidentemente, dopo il transito nella maggioranza, non è bastata la conversione al Pd. In tutte queste alchimie, resta di fatto una gestione dei Servizi Sociali che altro non ha saputo fare se non ripercorrere esattamente l’impostazione e l’impianto organizzativo decisi dalle giunte Sarro, continuando ad utilizzare gli stessi consulenti ed a beneficiare del lavoro già fatto. Ancora una volta, dietro nomine, spacchettamenti di deleghe, avanzamenti e retrocessioni, altro non si cela se non il vuoto di iniziativa politica.

Il Coordinamento cittadino
del Popolo della Libertà