Comunicato Stampa
Il Coordinamento Cittadino del PdL continua la sua opera di disinformazione e di strumentalizzazione dei bisogni economici dei cittadini, con un manifesto che tenta di ingannare ancora una volta chi lo legge. La delibera di Giunta Comunale n.184 del 28.11.2007, infatti, non dimostra che il depuratore non funzionava, ma che non era, in quel momento, munito dell’autorizzazione allo scarico, perché in tutti gli anni precedenti tale autorizzazione non era stata richiesta. Questa Amministrazione, invece, dopo pochi mesi dal suo insediamento ha provveduto a questo adempimento, proprio con la delibera riprodotta nel manifesto. Così come ha provveduto all’accatastamento del depuratore stesso, perché, per nove anni, le giunte del Sindaco Sarro non lo avevano fatto. Dunque, i “ nipotini” dell’allora Sindaco Sarro devono chiedere a lui la restituzione dei soldi percepiti per la carica di Sindaco (oltre la metà dei circa 630.000,00 euro che i cittadini hanno corrisposto agli amministratori), mentre la Città veniva lasciata allo sbando, senza un’amministrazione che provvedesse anche a questi adempimenti dovuti. Oppure gli chiedano di restituire i soldi per un servizio di raccolta dei rifiuti che era assolutamente inadeguato e non rispettoso della legge che imponeva, già allora, la raccolta differenziata. O, ancora, gli chiedano di restituire i tanti soldi elargiti per consulenze e incarichi legali conferiti all’attuale coordinatore cittadino del PdL,che in qualità di avvocato rappresentava il Comune in numerosi contenziosi con i cittadini proprio in questioni riguardanti il servizio idrico (molte decine di migliaia di euro). Non credano allora questi signori di ingannare i cittadini né di cancellare la memoria di chi ricorda bene quanto fosse sporca e degradata la nostra Città fino a qualche anno fa. Quanto ai cittadini, stiano ben certi che, se rimborso è dovuto, questa Amministrazione provvederà a riconoscerlo al termine degli accertamenti che si stanno portando avanti con scrupolo e serietà,senza alcun bisogno di richieste o di manifesti che servono solo a far sentire più importante chi è stato sonoramente bocciato dagli elettori o chi non ha avuto neanche il coraggio di presentarsi agli elettori.
Il gruppo consiliare
PIEDIMONTE DEMOCRATICA
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