COMUNICATO STAMPA
COORDINAMENTO CITTADINO PDL
PIEDIMONTE MATESE
COORDINAMENTO CITTADINO PDL
PIEDIMONTE MATESE
La vicenda del Centro Commerciale di Via Canneto, dopo il sequestro disposto dalla Procura della Repubblica, continua a riservare sorprese: questa volta è il Sindaco Cappello ad averla fatta grossa!!!
Lo scorso anno i Commercianti di Piedimonte hanno impugnato dinanzi al Tar, le autorizzazioni rilasciate alla SERI per realizzare l'intervento; il Tribunale con ordinanza n. 658/2008 ha ordinato al Comune, in persona del Sindaco, di depositare tutti gli atti richiamati nella sanatoria accordata il 18 giugno 2008 "...con particolare riferimento alla correlativa domanda unitamente a tutti i documenti ad essa allegati ed al progetto presentato in data 15/02/2008 prot. N. 3168 dal Sig. Vittorio Civitillo".
Questo adempimento andava assicurato entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento del TAR avvenuta il 3 ottobre 2008, vale a dire entro il 3 dicembre 2008; ebbene il Sindaco - violando il comando del Giudice - non ha trasmesso alcun documento, tanto da ricevere il 2 gennaio 2009 apposita diffida.
Ne vale a giustificare un simile comportamento omissivo la circostanza che gli atti siano sottoposti a sequestro da parte dell'Autorità Giudiziaria; è questo, infatti, l'argomento che il Sindaco ha utilizzato per giustificare la Sua inattività.
In proposito sarebbe bastato fare esattamente quanto hanno fatto gli avvocati dei commercianti di Piedimonte; rivolgersi al Giudice penale ed essere autorizzati ad estrarre copia degli atti sequestrati. Non appena i legali dei commercianti hanno saputo dal Sindaco Cappello che questi non aveva provveduto a fare alcunché, hanno rivolto il 3 febbraio 2009 specifica richiesta alla Procura di Santa Maria e, nella stessa giornata hanno ottenuto l'autorizzazione a prendere, presso i Carabinieri di Piedimonte, copia degli atti sequestrati .
Sorgono, allora, spontanee alcune inquietanti domande:
Come mai il Sindaco, sottraendosi ad un preciso obbligo di legge, è rimasto per tre mesi senza far nulla, così ritardando la definizione del giudizio promosso dai commercianti?
Perché dopo aver mentito in campagna elettorale, continua ad osteggiare la legittima tutela dei diritti dei commercianti di Piedimonte?
Perché le forze politiche di maggioranza (PD, PRC, IV, SDI) tacciono su simili comportamenti di aperta sfida alla legalità?
Noi continueremo ad informare la città sugli sviluppi di questa incredibile vicenda.
IL Coordinamento cittadino
del Popolo della Libertà