05 febbraio 2009

Il Dott. Venditti rassicura che la rete trapiantologia italiana è assolutamente affidabile.


Piedimonte Matese. In merito a quanto dichiarato dal Ministro degli Interni On. Maroni nei giorni scorsi sul traffico di organi in Italia correlando erroneamente questo, con la scomparsa di bambini extracomunitari nel nostro paese, abbiamo intervistato il Dott. Guglielmo Venditti(nella foto), Consigliere Nazionale dell’AIDO e Presidente del Gruppo Comunale di Piedimonte Matese. “Ritengo che sia doveroso, ha dichiarato il Dott. Venditti, puntualizzare alcuni aspetti della vicenda del presunto traffico di organi umani. La rete trapiantologia italiana è assolutamente sicura e trasparente al punto che, per l’elevato standard di sicurezza, è presa ad esempio da altri paesi europei e di oltre oceano. In Italia si possono trapiantare solo persone che sono inserite in liste di attesa, che fanno capo a tre raggruppamenti interregionali (NIT, OCST, AIRT). Il Centro Nazionale Trapianti guidato dal Dott. Nanni Costa è in grado in qualsiasi momento di verificare la provenienza dell’organo da trapiantare, dove ed a chi verrà impiantato. Nessun organo e nessun paziente non inserito nella lista di attesa può entrare nella rete trapiantologia se non attraverso i canali ufficiali prima citati. Come medico poi mi sia consentito di dire che il trapianto oggi è inteso come terapia salvavita ed in quanto tale l’atto chirurgico del prelievo e dell’impianto di un’organo non può assolutamente essere eseguito se non in strutture sanitarie altamente specializzate ed organizzate con i servizi di rianimazione, radiologia, laboratori di immunogenetica, ambulatori per il follow-up del paziente trapiantato”.
Il Sistema Sanitario Italiano monitorizza se vengono richiesti rimborsi spesa da pazienti per controlli post trapianto effettuati in paesi dell’Est, del Sud America, dove sicuramente è stato verificato, con inchieste, il rischio di traffico di organi umani. In Italia sarebbe bastato un solo dubbio per avviare la macchina investigativa che sarebbe giunta sicuramente alla scoperta di un tale orribile crimine perché di questo si tratterebbe. La Sanità nel nostro paese è vero vive un momento delicatissimo, con tante problematiche relative alla carenza di strutture e di personale, alle liste di attesa lunghissime per un esame, agli sforamenti nei bilanci, e potrei continuare, ma sicuramente il settore trapiantologico rappresenta l’eccellenza in tutti i suoi apparati. “Ritengo che per un Ministro della Repubblica, ha concluso il Dott. Venditti, non è sufficiente partecipare ad un Convegno dell’UNICEF, i cui caso mai in un passaggio di un intervento si è parlato di questa problematica presente in alcuni paesi, e poi correlare la sparizione di minori nel nostro Paese con il traffico di organi. Prima di fare delle esternazioni così gravi avrebbe dovuto chiedere chiarimenti alle organizzazioni operanti in Italia e documentarsi. Avrebbe scoperto che in Italia il Sistema Trapianti è sicurissimo. Quello che dobbiamo fare è continuare l’impegno di sensibilizzazione verso le persone affinché esprimano in vita la loro volontà positiva alla donazione degli organi che rimane un gesto di amore verso chi soffre”.

Pietro Rossi