COMUNICATO STAMPA
Ci rammarica profondamente venire a conoscenza, tardivamente e a mezzo stampa, di un incontro organizzato in biblioteca comunale che, a detta dell’Assessore all’Istruzione, celebra la Giornata della Memoria, in ricordo del dramma delle foibe. E’ invece soltanto una farsa, faziosa e negazionista. Il relatore sarà uno "storico" dell' "istituto campano per la storia della resistenza e dell'antifascismo"(questo il nome dell'associazione, il che è tutto dire...sopratutto per l'attinenza al tema).
L'istituto,tanto per fare un quadro della situazione, “è costantemente rivolto all'affermazione di valori universali quali la democrazia, l'antifascismo, la pace, la solidarietà”. Si è distinto per una attenta ricerca su “la storia del PCI, spaziando dall'ambito nazionale a quello locale, dalla percezione del "socialismo reale" nei gruppi dirigenti e nei quadri intermedi ai profili di militanti napoletani e campani”. Inoltre fa del contrasto ad un presunto “revisionismo di destra” il proprio cavallo di battaglia, affermando che “Originale e proficua promette di essere la proposta di scandagliare il rapporto della destra, in particolare di quella missina, con la società napoletana e meridionale, prendendo le mosse dalla partecipazione locale alla RSI e poi alla nascita del Msi. Del "revisionismo", che dalla seconda metà degli anni '70 ha sferrato un vero e proprio attacco al cosiddetto paradigma antifascista, si intendono studiare alcuni aspetti significativi attraverso modalità comunicative di vario livello: dai manuali scolastici agli interventi degli opinion markers maggiormente presenti su uno o piu quotidiani”.
Ci ha colpito poi il fatto che l'istituto, che tanto ovviamente si prodiga quando c'è da organizzare pomposi convegni storici sui temi che è facile immaginare quali siano, non abbia mai parlato di quanto avvenne in Istria, a Fiume e in Dalmazia. Tranne una volta. La seconda sarà qui a Piedimonte, il che è davvero preoccupante, visto il tema dell'incontro da loro promosso in precedenza…citiamo testualmente: "Il confine orientale nella storia dell’Italia contemporanea: spostamenti di popolazioni e migrazioni forzate”. No comment. Spostamenti?? Migrazioni??? E tutti gli ITALIANI morti ammazzati e trucidati con violenza nelle FOIBE???
C’è chi, evidentemente, non ha sofferto abbastanza. Ed ancora oggi, nel 2009, c’è chi ha il coraggio di parlare genericamente di “spostamenti di popolazioni”, uccidendo per la seconda volta chi già morì per la sola colpa di essere italiano.
Ci fa paura leggere quanto riportato tra le virgole, ripreso dal sito ufficiale dell'Istituto. Confidiamo nel buonsenso di chi, ospite, parteciperà all’incontro, affinché sappia distinguere la Verità storica. Rifiutando la demagogia, rispettando il passato.
Comitato “10 Febbraio”
Piedimonte Matese
L'istituto,tanto per fare un quadro della situazione, “è costantemente rivolto all'affermazione di valori universali quali la democrazia, l'antifascismo, la pace, la solidarietà”. Si è distinto per una attenta ricerca su “la storia del PCI, spaziando dall'ambito nazionale a quello locale, dalla percezione del "socialismo reale" nei gruppi dirigenti e nei quadri intermedi ai profili di militanti napoletani e campani”. Inoltre fa del contrasto ad un presunto “revisionismo di destra” il proprio cavallo di battaglia, affermando che “Originale e proficua promette di essere la proposta di scandagliare il rapporto della destra, in particolare di quella missina, con la società napoletana e meridionale, prendendo le mosse dalla partecipazione locale alla RSI e poi alla nascita del Msi. Del "revisionismo", che dalla seconda metà degli anni '70 ha sferrato un vero e proprio attacco al cosiddetto paradigma antifascista, si intendono studiare alcuni aspetti significativi attraverso modalità comunicative di vario livello: dai manuali scolastici agli interventi degli opinion markers maggiormente presenti su uno o piu quotidiani”.
Ci ha colpito poi il fatto che l'istituto, che tanto ovviamente si prodiga quando c'è da organizzare pomposi convegni storici sui temi che è facile immaginare quali siano, non abbia mai parlato di quanto avvenne in Istria, a Fiume e in Dalmazia. Tranne una volta. La seconda sarà qui a Piedimonte, il che è davvero preoccupante, visto il tema dell'incontro da loro promosso in precedenza…citiamo testualmente: "Il confine orientale nella storia dell’Italia contemporanea: spostamenti di popolazioni e migrazioni forzate”. No comment. Spostamenti?? Migrazioni??? E tutti gli ITALIANI morti ammazzati e trucidati con violenza nelle FOIBE???
C’è chi, evidentemente, non ha sofferto abbastanza. Ed ancora oggi, nel 2009, c’è chi ha il coraggio di parlare genericamente di “spostamenti di popolazioni”, uccidendo per la seconda volta chi già morì per la sola colpa di essere italiano.
Ci fa paura leggere quanto riportato tra le virgole, ripreso dal sito ufficiale dell'Istituto. Confidiamo nel buonsenso di chi, ospite, parteciperà all’incontro, affinché sappia distinguere la Verità storica. Rifiutando la demagogia, rispettando il passato.
Comitato “10 Febbraio”
Piedimonte Matese