GALLO MATESE. Sono trascorse nel raccoglimento le giornate di Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti nel piccolo centro di Gallo Matese.
Molti, moltissimi cittadini gallesi, anche venuti da lontano in visita ai propri cari, non hanno potuto fare altro che osservare, con profondo sdegno, l’indecoroso spettacolo offerto dall’Amministrazione del sindaco Confreda, del vicesindaco Santoro e dell’assessore ai lavori pubblici Trudo nella realizzazione dei lavori del cimitero.
L’immensa opera di adeguamento ed ampliamento, iniziata circa cinque anni fa dalla stessa giunta Confreda, tarda a vedere la conclusione ed il perfezionamento, nonostante lo stesso assessore Trudo ne avesse annunciato in grande stile l’imminente chiusura.
Al resto hanno pensato le intemperie degli ultimi giorni: impraticabile e praticamente ridotto ad un sentiero di erbacce e fango il percorso interno che consente di raggiungere le cappelle private; spoglia e piena di muffa la cappellina centrale, utilizzata dal venerando don Vincenzo Chiodi nella mattinata di sabato per celebrare la messa; del tutto irraggiungibile la nuova ala del cimitero (nonostante già due cittadini gallesi vi riposino da qualche mese), per impraticabilità del sentiero posteriore, sommerso dall’acqua e dal fango, tanto che non è stata neppure raggiunta dal parroco per la benedizione delle tombe. Senza parlare delle condizioni della stradina che giunge al camposanto, ormai lastricata di buche, pozzanghere, fanghiglia e residui dei lavori realizzati proprio al cimitero.
Appare come una vera e propria presa in giro, quindi, la tenda posta da qualche sprovveduto sulla parte destra dell’ingresso del cimitero, un estremo tentativo di coprire le vergogne della cosiddetta “zona nuova” del cimitero comunale… Che qualcuno vi ponga rimedio, al più presto!
Molti, moltissimi cittadini gallesi, anche venuti da lontano in visita ai propri cari, non hanno potuto fare altro che osservare, con profondo sdegno, l’indecoroso spettacolo offerto dall’Amministrazione del sindaco Confreda, del vicesindaco Santoro e dell’assessore ai lavori pubblici Trudo nella realizzazione dei lavori del cimitero.
L’immensa opera di adeguamento ed ampliamento, iniziata circa cinque anni fa dalla stessa giunta Confreda, tarda a vedere la conclusione ed il perfezionamento, nonostante lo stesso assessore Trudo ne avesse annunciato in grande stile l’imminente chiusura.
Al resto hanno pensato le intemperie degli ultimi giorni: impraticabile e praticamente ridotto ad un sentiero di erbacce e fango il percorso interno che consente di raggiungere le cappelle private; spoglia e piena di muffa la cappellina centrale, utilizzata dal venerando don Vincenzo Chiodi nella mattinata di sabato per celebrare la messa; del tutto irraggiungibile la nuova ala del cimitero (nonostante già due cittadini gallesi vi riposino da qualche mese), per impraticabilità del sentiero posteriore, sommerso dall’acqua e dal fango, tanto che non è stata neppure raggiunta dal parroco per la benedizione delle tombe. Senza parlare delle condizioni della stradina che giunge al camposanto, ormai lastricata di buche, pozzanghere, fanghiglia e residui dei lavori realizzati proprio al cimitero.
Appare come una vera e propria presa in giro, quindi, la tenda posta da qualche sprovveduto sulla parte destra dell’ingresso del cimitero, un estremo tentativo di coprire le vergogne della cosiddetta “zona nuova” del cimitero comunale… Che qualcuno vi ponga rimedio, al più presto!
Fonte: reporter1970@libero.it