05 novembre 2008

CELEBRAZIONE DEL 4 NOVEMBRE A PIEDIMONTE MATESE.




Piedimonte Matese. Il 4 novembre ha avuto luogo l’appuntamento annuale con la memoria nei confronti di chi in guerra ha perso la vita in nome della Patria. Nelle prime ore del mattino, gli studenti, gli ex-combattenti e le autorità (civili, militari e religiose) si sono radunati presso la Casa Comunale per la commemorazione dei caduti in guerra della città, per dirigersi in corteo in piazza Giovanni Caso, dove all’ombra del Monumento al Milite , si è svolta la solenne cerimonia di commemorazione. Numerose le personalità presenti alla manifestazione, a cominciare dal Sindaco avv. Vincenzo Cappello, seguito da assessori comunali e consiglieri, in rappresentanza dell’amministrazione. Sono intervenuti anche il presidente della Comunità Montana Fabrizio Pepe e l’assessore provinciale Renato Ricca. In una festa che celebra anche le forze armate, è stata molto forte la presenza militare. Hanno partecipato infatti diverse delegazioni: l’Esercito Italiano con il Colonnello Luigi Santoro, il Capitano Salvatore Vitello per i Carabinieri, il comandante Luigi Ragucci per il Corpo Forestale dello Stato, il luogotenente Liliano Liberato per la Guardia di Finanza, il dott. Domenico Renga per il Corpo di Polizia Municipale, nonché erano presenti delegazioni della Polizia di Stato e della Polizia Provinciale con il Capitano Enrico D’angerio.
Dopo l’alzabandiera e la deposizione dell’alloro ai piedi del monumento, accompagnati dalle note de ‘La canzone del Piave’, il cav. Stefano Micelli, presidente dell’associazione combattenti, e il sindaco Cappello, hanno salutato tutti i presenti e ringraziato coloro che hanno reso possibile la manifestazione. Il primo cittadino, nel ricordare i militari impegnati nelle missioni in corso nel mondo per assicurare la pace, si è rivolto in particolar modo ai giovani, soffermandosi sull’importanza rivestita dai corpi militari, «orgoglio per noi tutti e sicurezza per il futuro della democrazia». Il Sindaco ha voluto inoltre riflettere sul valore della Patria, quale «espressione di fratellanza e di comune identità collettiva».
Il presidente Pepe ha invece cavalcato gli anni che hanno segnato l’unità d’Italia, rievocando gli eroi che si sono distinti per le loro azioni, come Giovanni Palatucci, e gli eventi tragici in cui numerose persone hanno perso la vita, non soltanto militari, ma anche civili, poiché «tutti loro hanno contribuito all’affermazione della democrazia e della libertà dei popoli».
Le parole del cav. Micelli, del cav. Armando carbone (che ha letto il bollettino della vittoria) e del prof. Alfredo Marino, orfano di guerra, tutti emozionati al microfono, hanno commosso i presenti, rendendoli partecipi dei loro ricordi. La Santa Messa, concelebrata dai parroci don Alfonso Caso e don Salvatore Zappulo ha concluso la manifestazione che ogni anno emoziona i cittadini, anche quelli che semplicemente si affacciano alla finestra per vedere il corteo passare e sventolare il Tricolore. La Settimana della Memoria continua oggi nel salone della biblioteca comunale, dove alle ore 9:00 avrà luogo una proiezione cinematografica riservata agli studenti delle scuole medie cittadine, dedicata a Giovanni Palatucci. A seguire un dibattito guidato dal comandante di tenenza della Guardia di Finanza Liliano Liberato.

Pietro Rossi