18 ottobre 2008

Distruzione dello Stato di Diritto.


Alife. Mentre ci si arrovella sulla crisi finanziaria mondiale nata, cresciuta e divulgata da un sistema di scatole cinesi che non ha alla base nessun progetto finanziario se non la mera speculazione, ci sono otto nuove vittime sul lavoro che hanno perso la vita per pochi miseri euro. Questa è realtà: mentre un dirigente prende milioni di euro all’anno, anche in aziende in crisi o in deficit per colpe ben precise , milioni di persone lavorano per poche migliaia di euro all’anno. Senza tener conto dei molti lavoratori in nero o con contratti a tempo determinato che a stento riescono a sbarcare il lunario e che rischiano la vita ogni giorno per pochi euro. Cosa pensa di fare questo governo? Aumentare i disoccupati e/o i lavoratori precari con la cosiddetta riforma Gelmini (nella foto) che è tutt’altro , cioè una semplice operazione contabile come si può evincere dallo “Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze di cui all’art. 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” che alla fine riporta delle tabelle molto chiare di quanti tagli sono previsti per i prossimi tre anni scolastici:
1)personale docente -87.400 ; 2)personale ATA -445.00.
In poche parole in tre anni ci saranno 131.900 posti in meno nella scuola, senza contare il disagio per l’utenza, in special modo per quella che vive in zone disagiate sulle isole o sulle montagne, con la possibile approvazione dell’articolo 3 del decreto-legge 154 che prevede la realizzazione di un nuovo dimensionamento delle scuole, cioè la chiusura di quelle dei piccoli centri con meno di 50 alunni.
Altro argomento scottante di questi giorni e la nomina da parte delle camere dei membri alla Commissione Vigilanza RAI ed alla Corte Costituzionale:dopo mesi di stallo ed il no del PDL sul nome di Leoluca Orlando dell’Italia dei Valori si vuole nominare, come moneta di scambio, giudice costituzionale Gaetano Pecorella (uno degli avvocati di Berlusconi).
Se la Corte Costituzionale sarà chiamata a decidere sul Lodo Alfano, che blocca tutti i processi sulle quattro più alte cariche dello Stato compreso Berlusconi, dovrà decidere anche un giudice chiaramente di parte?
Così si distrugge lo Stato di Diritto e la libertà dei cittadini che non possono neanche essere informati in modo corretto perché i media sono nelle mani del Presidente del Consiglio e dei suoi lacchè e se qualcuno prova a raccontare la verità, come Marco Travaglio, viene querelato e condannato a risarcimenti da capogiro.
La possibilità di una dittatura? Purtroppo già è realtà. Ulteriore prova è anche l’eccessivo uso dei Decreti Legge che sviliscono l’attività del Parlamento e mettono ancora di più in evidenza il predominio del Potere Esecutivo su quello Legislativo e su quello Giudiziario.
E l’opposizione dialogante? Secondo Berlusconi è inutile ed il solo problema è Di Pietro.
E il popolo? Secondo i suoi sondaggi ed i suoi opinionisti è con lui perché agisce per il loro bene e tutti non possono che amarlo.
Se questa non è dittatura ditemi voi cos’è?

Prof. Giacomo Venditti