Alife. Dell’ Otto per mille: solo il 20% va ai poveri. Secondo voi é giusto che ai poveri sia destinato solamente un minimo di queste ingenti risorse, mentre il resto se ne va fra gli sperperi di convegni e manifestazioni, la cura dei bei edifici e del culto esteriore di nostra madre chiesa cattolica? Si é giusto che si facciano anche queste cose, ma senza eccedere per favore e soprattutto osservando un clima di sobrietà e di carità. Non si dimentichi che lì fuori, proprio fuori dalle chiese che li incontriamo sempre più spesso, vi sono tanti poveri e bisognosi… I poveri quindi possono anche morire di fame…possono pure essere abbandonati al freddo…possono morire stremati dalla stanchezza nel lungo tragitto dei mari dentro quei barconi, sui quali s’imbarcano per fuggire dalle loro terre sfruttate e violentate dal sistema di potere e di mammonai. La chiesa… quanti edifici e troppi palazzi chiusi possiede, sembra una fortezza… e quante invece sono (purtroppo) le famiglie bisognose e povere che ogni giorno devono fare i conti con una vita i cui conti non tornano mai. Queste persone vanno ancora in cerca di abitazione dignitosa e non riescono a trovarne una perché trovano le porte sbarrate, nessuno si fida di loro, gli affitti sono ingenti e dunque sono costretti a vivere in pessime condizioni da terzo mondo. Quanti i casi di disagi anche nel nostro territorio. Porte sbarrate. E nel contempo le fortezze della Chiesa chiuse altrettanto. Calano le vocazioni perché manca la vera fede, alias il carisma profetico che é dono di Dio, e gli edifici ecclesiastici dunque sono sempre più vuoti. Lo abbiamo constatato e lo constatiamo di continuo. Dunque le nostre chiese come le nostre diocesi potrebbero ospitare tanti poveri e bisognosi senza casa, perché non aprono le porte a questi che, seppur ultimi e reietti, sono sempre figli di Dio e quindi anche figli di santa madre Chiesa? Dunque é questa la vera religione? Ma di quale Cristo e di quale Chiesa stiamo parlando? ”Guaia a chi scandalizza uno di questo piccoli…ci rammentò Cristo” Noi sinceramente non ci stiamo e chiediamo alla Chiesa di fare un salto di qualità, di ritornare ad essere la Chiesa di Cristo e non di mammona. Ovviamente c’é sempre l’eccezione e nella Chiesa c’é da ricordare che (grazie a Dio) ci sono consacrati e fedeli che ancora vivono il proprio culto di fede autentico, distaccato dai beni esteriori e carico di carisma profetico come del carisma di carità missionaria. Per il resto: si ricordi l’esempio di Francesco d’Assisi che da ricco che era si spogliò di tutti i suoi beni per darli ai poveri, perché comprese che la ricchezza non era fatta di cose e di beni esteriori, bensì di interiorità, carisma, carità verso il prossimo dando esempio di coerenza alla propria fede in prima persona, così come fece Cristo, Re e Profeta della Pace!!!
Fonte: Alto Casertano-Matesino