Alife. Ehud Olmert (nella foto), sospettato di corruzione e per questo al centro di diverse inchieste di polizia, ha detto a Gerusalemme che si dimetterà da primo ministro e che è "orgoglioso di essere cittadino di un paese in cui anche un primo ministro può essere indagato dalla polizia come un semplice cittadino".
Una lezione di vera democrazia che vale per la maggior parte delle nazioni del mondo e che non viene accettata solo da quelle dove vige un regime autoritario e in quelle dove si vogliono confondere i delitti comuni perseguibili penalmente come persecuzione politica.
In quale altra nazione viene permesso a chi detiene un forte potere economico e mediatico di candidarsi alla presidenza del Consiglio?In quale altra nazione non ci si dimette,anzi è quasi una garanzia di affidabilità’,quando si è indagati per reati comuni?
In nessuna nazione si è immuni dalle indagini che riguardano reati penali e civili, il fumus persecutionis è ammesso in quanto nessuno deve essere perseguito per reati politici o mentre svolge il mandato per quanto compiuto nel ruolo ricoperto. Ma, non si può far passare per persecuzione politica indagini partite prima dell’ingresso in politica o arrivate al dibattimento mentre si è in carica. In tutto il mondo democratico abbiamo esempi di ministri o politici che si sono dimessi per indagini che riguardavano reati commessi fuori dal ruolo politico. In Italia, invece, si grida allo scandalo, si vogliono bloccare le intercettazioni, i giudici e far credere alla gente che tutti siamo delinquenti che devono difendersi dalla giustizia cieca e crudele. Si è bloccato, per vari mesi, il parlamento per discutere di leggi utili a pochi o ad una sola persona e si sono tralasciati problemi ben più importanti come la stagflazione incombente, la crisi dell’occupazione,l’immigrazione clandestina, il caso drammatico dell’Alitalia e le vittime sul lavoro (tre al giorno). Si continua a morire, anche di fatica, tra l’ indifferenza generale e quella del governo, che, anzi legifera per favorire la Confindustria nel licenziare i lavoratori precari. Se questa è l’ Italia del presente e del futuro ho paura che la democrazia sia in pericolo; prova concreta è l’utilizzo dei militari per il servizio di sicurezza dei cittadini e l’uso spregiudicato,da parte del Presidente del Consiglio, del Parlamento per propri fini che nulla hanno a che fare con il governo di una nazione. Se questa è la situazione attuale viene spontaneo dire siamo tutti Israeliani, siamo tutti cittadini del mondo ma ci sentiamo meno Italiani.
Prof.Giacomo Venditti
Una lezione di vera democrazia che vale per la maggior parte delle nazioni del mondo e che non viene accettata solo da quelle dove vige un regime autoritario e in quelle dove si vogliono confondere i delitti comuni perseguibili penalmente come persecuzione politica.
In quale altra nazione viene permesso a chi detiene un forte potere economico e mediatico di candidarsi alla presidenza del Consiglio?In quale altra nazione non ci si dimette,anzi è quasi una garanzia di affidabilità’,quando si è indagati per reati comuni?
In nessuna nazione si è immuni dalle indagini che riguardano reati penali e civili, il fumus persecutionis è ammesso in quanto nessuno deve essere perseguito per reati politici o mentre svolge il mandato per quanto compiuto nel ruolo ricoperto. Ma, non si può far passare per persecuzione politica indagini partite prima dell’ingresso in politica o arrivate al dibattimento mentre si è in carica. In tutto il mondo democratico abbiamo esempi di ministri o politici che si sono dimessi per indagini che riguardavano reati commessi fuori dal ruolo politico. In Italia, invece, si grida allo scandalo, si vogliono bloccare le intercettazioni, i giudici e far credere alla gente che tutti siamo delinquenti che devono difendersi dalla giustizia cieca e crudele. Si è bloccato, per vari mesi, il parlamento per discutere di leggi utili a pochi o ad una sola persona e si sono tralasciati problemi ben più importanti come la stagflazione incombente, la crisi dell’occupazione,l’immigrazione clandestina, il caso drammatico dell’Alitalia e le vittime sul lavoro (tre al giorno). Si continua a morire, anche di fatica, tra l’ indifferenza generale e quella del governo, che, anzi legifera per favorire la Confindustria nel licenziare i lavoratori precari. Se questa è l’ Italia del presente e del futuro ho paura che la democrazia sia in pericolo; prova concreta è l’utilizzo dei militari per il servizio di sicurezza dei cittadini e l’uso spregiudicato,da parte del Presidente del Consiglio, del Parlamento per propri fini che nulla hanno a che fare con il governo di una nazione. Se questa è la situazione attuale viene spontaneo dire siamo tutti Israeliani, siamo tutti cittadini del mondo ma ci sentiamo meno Italiani.
Prof.Giacomo Venditti