26 luglio 2008

IL CONSIGLIO DI STATO RESPINGE IL RICORSO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER LA COMMISSIONE EDILIZIA.


Piedimonte Matese. Il TAR Campania con la sentenza n.3375 depositata il 6 maggio 2008 accolse il ricorso dei consiglieri di minoranza Ferrante Giovanni (nella foto), Cestaro Giacomo, Martino Mauro, Sarro Carlo, De Girolamo Nicola contro il Comune di Piedimonte Matese per l’annullamento della Delibera del Consiglio Comunale n.40 del 12.12.07 recante la nomina di quattro esperti per le funzioni consuntive in materia paesaggistico-ambientale attribuite alla C.E.C.I. e di tutti gli ulteriori atti connessi. Il TAR considerò che i ricorrenti consiglieri di minoranza del Comune di Piedimonte Matese, impugnarono la delibera che nominava i quattro esperti della Commissione Edilizia i Sig.ri Pastura Giuseppe, Miselli Giuseppe, Fattore Pasquale e Fasulo Daniele, in quanto l’esito della votazione non garantì la rappresentanza delle minoranze negli organismi di profanazione consiliare prevista dall’art.7 punto 11 dello Statuto Comunale. Il Comune di Piedimonte Matese, in seguito, si oppose e presentò un ricorso al Consiglio di Stato. Il Gruppo di minoranza, in una Conferenza Stampa tenutasi presso la Sede cittadina del PDL ha reso noto che con ordinanza n. 3937 del 18/07/2008, il Consiglio di Stato ha respinto l'istanza cautelare presentata dall'Amministrazione comunale di Piedimonte Matese contro la sentenza del T.A.R Campania che aveva accolto il ricorso proposto dal Gruppo Consiliare “Popolo della Libertà” avverso la delibera di nomina dei componenti la Commissione Edilizia Integrata.
“Il Gruppo del PDL, ha dichiarato il Capogruppo di minoranza Giovanni Ferrante, , aveva chiesto, ragionevolmente, nel Consiglio comunale del 12/12/2007, che venisse garantito alla minoranza il diritto di essere rappresentata nell’organo tecnico comunale, così come sancito dallo Statuto e dalla legislazione vigente in materia. Invece, l'Amministrazione Cappello ha ritenuto di far valere solo futili e strumentali contrapposizioni politiche, noncurante delle conseguenze negative per l'immagine della nostra città, per l'economia del bilancio comunale - ulteriormente gravato di costi inutili e prevedibili - e, soprattutto, di un'inutile perdita di tempo ai danni dei tanti cittadini in attesa di risposte concrete e legittime. Ancora una volta, è prevalsa l'arroganza e l'ignoranza ai danni dei cittadini di Piedimonte! Sarebbe auspicabile, in futuro, che l'Amministrazione comunale esercitasse il governo della città con maggior buonsenso e con la necessaria attenzione ai tanti problemi che attendono, ancora, una soluzione.”

Pietro Rossi