24 luglio 2008

Episodio di bullismo ad Alvignano.


Piedimonte Matese. Quattro ragazzini per bene, studenti modello o quasi, tutti provenienti da famiglie bene del matesino; presi singolarmente nessuno di loro sarebbe capace di farebbe male ad una mosca ma in gruppo si sono trasformati in bestie senza nessuna capacità di pensiero e limiti della morale. E’ accaduto ad Alvignano tra la notte del 4 ed il 5 luglio quando i quattro ragazzi (tre di Alvignano ed uno di Piana di Monte Verna) hanno circondato un 17enne di Dragoni V.N. residente in via Municipio e lo hanno pestato a sangue. Sembra che il pestaggio sia dovuto a questioni di cuore. Soccorso in ospedale i medici hanno riscontrato un pauroso trauma cranico e toracico tanto che nelle prime ore si è temuto il peggio. Fortunatamente il giovane dopo pochi giorni si è ripreso anche se a settimane di distanza le sue condizioni non sono ancora ottimali. Informati dell’accaduto a seguito di una denuncia contro ignoti i carabinieri di Alvignano hanno avviato una serie di indagini con il luogotenente Nicola Marsilio coordinato dalla Compagnia di Piedimonte Matese diretta dal Capitano Salvatore Vitiello. Dopo tre settimane gli uomini dell’Arma sono risuciti a risalire agli autori dell’aggressione. Come affermato prima sono tre ragazzi del posto di 17, 16 e 15 anni ed uno di Piana di Monte Verna di 16 anni. Nei confronti dei quattro, provenienti da famiglie stimate e molto note nelle rispettive città, è stata inviata un’informativa di reato al Tribunale dei minori di Napoli per lesioni personali gravi commesse in concorso. Ora si attende il responso del Tribunale ma molto probabilmente stando alla ferocia con la quale è stata effettuata l’aggressione scatteranno sicuramente delle rigide misure cautelari. Un vero e proprio branco di bestie minorenni che per un miracolo non hanno ucciso a botte un loro coetaneo. In Italia il fenomeno è ormai dilagante. Le baby gang sono in aumento. E molte non esitano a ricorrere alle armi. Nel 2006 40mila reati sono stati commessi da minori. Di questi, il 60 % ( 24mila l’anno ) è imputabile a gruppi. Reati di solito compiuti contro coetanei, che vanno dalle estorsioni, alle rapine con lesioni, alle violenze sessuali e allo sfruttamento della prostituzione. Non solo, nel quinquennio 2002 - 2006 c’è stato un aumento degli omicidi perpetrati dai minori del 3 % rispetto ai 5 anni prima. Nella reazione 2007 della Dia, infine, si rileva al Sud e soprattutto nel Napoletano, “un incremento dei reati violenti commessi da minorenni, organizzati in baby gang”.


Alberto Gatto