Piedimonte Matese. Sono partiti Mercoledì 2 Luglio, i Saldi estivi 2008 in provincia di Caserta e in Campania, ed a ruota inizieranno in tutte le altre più importanti città italiane. I saldi estivi 2008, arrivano in un momento caratterizzato per le famiglie italiane da grandi sacrifici e rinunce a causa dei rincari degli alimentari e dei mutui. Anche a Piedimonte Matese l’attesa per i Saldi di fine stagione è tanta, e sono in molti che aspettano questo periodo per concentrare gli acquisti per rinnovare il guardaroba a prezzi più convenienti. Per le vie del centro cittadino sono comparse le solite scritte invitanti che pubblicizzano occasioni e sconti con ribassi che vanno in media dal 30 al 50%, ma certo le file degli anni scorsi non ci sono. Per la verità tra gli operatori del settore abbigliamento già da tempo si registravano molte lamentele per la flessione delle vendite, dovuta anche alla situazione meteorologica di questa primavera-estate che non è stata delle migliori e ciò aveva generato la partenza di “Vendite Promozionali” già dai primi di Giugno. La Confcommercio propone le sue raccomandazioni per evitar inutili contestazioni durante i saldi estivi. Per il corretto acquisto degli articoli in saldo Confcommercio ricorda alcuni principi di base:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n.24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. "Si tratta del consolidato appuntamento che si ripete con successo ormai da anni, ha affermato Il Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello, importante sia per i commercianti, che possono concludere il periodo delle vendite legate alla stagione estiva, che per i consumatori che, grazie agli sconti praticati, hanno l'occasione di acquistare prodotti di qualità a prezzi più bassi." Negli ultimi anni i comportamenti dei consumatori sono, infatti, cambiati: dato il crescere del costo della vita è aumentata l'attenzione alla convenienza, i saldi sono diventati un appuntamento certo e molti ne aspettano l'inizio per gli acquisti di stagione."Proprio per garantire il corretto svolgimento delle modalità di vendita e per tutelare il consumatore - ha aggiunto il Sindaco Cappello – La Regione Campania ha fissato alcune norme fondamentali, demandando ai Comuni il compito di vigilare sul rispetto delle regole.Il Comune di Piedimonte Matese ha emanato un’apposita Ordinanza sui Saldi,l'applicazione di queste regole va sicuramente a tutela dei clienti e dei commercianti stessi".
Pietro Rossi
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n.24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. "Si tratta del consolidato appuntamento che si ripete con successo ormai da anni, ha affermato Il Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello, importante sia per i commercianti, che possono concludere il periodo delle vendite legate alla stagione estiva, che per i consumatori che, grazie agli sconti praticati, hanno l'occasione di acquistare prodotti di qualità a prezzi più bassi." Negli ultimi anni i comportamenti dei consumatori sono, infatti, cambiati: dato il crescere del costo della vita è aumentata l'attenzione alla convenienza, i saldi sono diventati un appuntamento certo e molti ne aspettano l'inizio per gli acquisti di stagione."Proprio per garantire il corretto svolgimento delle modalità di vendita e per tutelare il consumatore - ha aggiunto il Sindaco Cappello – La Regione Campania ha fissato alcune norme fondamentali, demandando ai Comuni il compito di vigilare sul rispetto delle regole.Il Comune di Piedimonte Matese ha emanato un’apposita Ordinanza sui Saldi,l'applicazione di queste regole va sicuramente a tutela dei clienti e dei commercianti stessi".
Pietro Rossi