28 marzo 2008

Michele Santoro propone una politica di rilancio del Mezzogiorno con il Movimento per le Autonomie.


Piedimonte Matese. Entra nel pieno la campagna elettorale del Movimento delle Autonomie in Provincia di Caserta. Michele Santoro (nella foto), Coordinatore provinciale della campagna elettorale del Senatore Franco Girfatti, pone al centro, della proposta elettorale del Movimento per le Autonomie, la profonda attenzione per un seria ed efficace politica di rilancio del Mezzogiorno per molto tempo trascurato ed abbandonato al proprio destino. Lo sviluppo del sud, le sue necessità e le opportunità che il sud può offrire all’Italia, passa attraverso una profonda ed articolata analisi delle enormi risorse che il sud può e deve porre al centro della crescita sociale ed economica delle giovani generazioni. Non è più pensabile che il Sud deve esportare le proprie intelligenze, non è più pensabile che il Sud deve essere terra di conquista per politici imposti dall’alto che non hanno nessun legame con il territorio, ma è giunto il momento in cui ognuno di noi, assumendoci le nostre personali responsabilità, dobbiamo porre al centro della politica l’interesse esclusivo del Sud e dell’Italia con particolare riguardo allo sviluppo delle nostre comunità. Le enormi potenzialità, nel campo delle risorse ambientali, delle zone interne della Regione Campania, devono essere meglio utilizzate per uno sviluppo eco-compatibile capace di restringere il divario tra le zone costiere e le zone interne. Lo sviluppo dell’Italia deve, infatti, necessariamente partire dallo sviluppo del Sud attraverso un ricollocamento al centro delle politiche economiche del Mediterraneo affidato ad esponenti politici appartenenti al territorio e profondi conoscitori delle esigenze della gente comune in quanto legati ad essi ed alle loro difficoltà giornaliere. Non è possibile affidare lo sviluppo e la difesa del nostro territorio a candidati che non conoscono nemmeno l’esistenza delle nostre zone e quindi dei nostri problemi. Non è possibile, e ritengo sia una mortificazione ad un territorio che negli anni ha sempre espresso una classe politica dirigente capace di ricoprire ruoli di primissimo piano sia a livello provinciale che regionale, candidare nei nostri collegi persone che non hanno nessun legale con il territorio se non la sola amicizia personale con i vertici del partito di appartenenza. Questo ed altri punti costituiscono nel complesso l’impegno ed il proposito di questo Movimento che ha nel cuore gli interessi del Mezzogiorno d’Italia.

Pietro Rossi