Alife. Nuovo intervento del Partito della Rifondazione Comunista di Alife sulla vicenda dello spostamento del Distretto Sanitario di Alife (nella foto), che ci ha inviato il seguente comunicato stampa: “Come è noto già da tempo, il conflitto tra il Comune di Alife e la A.S.L. per quanto riguarda lo stabile dove sono ubicati gli uffici del distretto di Alife avrà il suo triste epilogo nell’ennesimo sperpero di denaro pubblico e nella mancanza di una corretta valutazione dei bisogni del cittadino. Quale l’antefatto: Lo stabile sito in via Caduti sul lavoro era stato concesso in comodato d’uso gratuito all’A.S.L. (vedi delibera consiglio comunale n. 28 del 2004) per ubicarvi il distretto sanitario di Alife, con il duplice effetto: da un lato di far risparmiare alla collettività eventuali oneri derivanti da un fitto o da una nuova costruzione e dall’altro dare la possibilità ai cittadini del circondario di avere vicino casa alcuni servizi sanitari essenziali. Orbene, lo stabile necessita di lavori di ammodernamento e ciò ha portato al solito scaricabarile tra le varie istituzioni.: A chi tocca fare i lavori? Nella peggiore delle ipotesi i soldi saranno sempre dei contribuenti e visto che si devono spendere per forza si è pensato di spostare i locali in UNO STABILE PRIVATO, che prevede naturalmente l’onere del fitto, sito sulla ex S.S. 158 dopo il semaforo a destra!! Tanto valeva chiuderlo, considerando che la maggior parte della popolazione di Alife potrebbe recarsi a Piedimonte Matese impiegando lo stesso tempo e percorrendo all’incirca la stessa distanza……Facciamo due conti: per affittare uno stabile adatto a tali esigenze ci vorranno circa 10-15 mila Euro l’anno, che per 9 anni (Durata legale per le locazioni ad enti pubblici) risultano essere 150.000 Euro. Dunque se stipulo un contratto di mutuo di 150.000 euro con durata 20 anni con la Cassa Depositi e Prestiti, io Comune oppure io ASL faccio ristrutturare lo stabile attualmente in uso e nel contempo lo rendo patrimonio di mia proprietà rivalutato?! Misteri italici. Ma analizziamo un altro campo,quello storico che è fondante della civiltà di un popolo che deve avere ben salde le proprie radici ed i propri principi: Vi riportiamo un brano: “… Così il 20 ottobre del 1952, il Capasso (Antonio Capasso fondatore dell’omonima Banca e sindaco della città di Alife) comunica all’Amministrazione Comunale di Alife che la “The Alife Society of America” ha deciso di donare la somma di 12.000 dollari al Comune di Alife, in modo che si realizzi l’Ospedale. Precisa che l’iniziativa della realizzazione dell’Ospedale nacque negli Alifani D’America all’indomani della distruzione di Alife per effetto dei bombardamenti amenricani dell’ottobre 1943. L’Amministrazione Comunale accettò l’offerta e la costruzione iniziò utilizzando cantieri di lavoro, per risparmiare sulla manodopera; mentre il materiale venne acquistato con i 12.000 dollari rimessi dall’America e gestiti da Antonio Capasso… i lavori proseguivano alacremente, il 15 dicembre gli Alifani D’America promettono l’invio di altri 4.500 dollari… Il 18 ottobre del 1965 la nuova amministrazione (il sindaco era Sisto Cirioli), infatti, all’unanimità dei presenti, accettava una proposta del vice sindaco prof. Farina Sisto, così formulata : …2) di dare all’edificio la denominazione “Presidio Sanitario The Alife Society of America, inc”; 3) di allocare nel piamo terra di detto edificio L’Ambulatorio medico con servizio di pronto soccorso, l’Ufficio Sanitario, il Centro di Vaccinazione ed il Consultorioe , al primo piano dell’edificio stesso, il Poliambulatorio per la dianosi precoce delle neoplasie e di ogni altra possibile attività di medicina sociale, con annesso gabinetto per analisi varie (urina, sangue …)” (tratto dal volume “Antonio Capasso 1968 -1988 a cura del prof. Giovanni Guadagno). Solo chi dimentica la propria storia, il proprio passato, le origini e le vicissitudini non ha futuro!!Quell’edificio ha nel suo DNA la vocazione ad essere presidio sanitario. Nelle fondamenta di quell’edificio scorre il sangue degli Alifani emigranti, di chi partito senza neanche un soldo in tasca, arrivato in terra lontana, si spaccò la schiena giorno e notte, mantenendo una famiglia, facendo crescere i figli, occupando una posizione nella società che visse sempre con quella melanconia, quel pensiero della propria città natale, lasciata e mai più rivista. Il tutto è scritto a chiare lettere nelle facce e nei calli dei nostri concittadini emigrati, nei migliori figli di questa nostra terra maledetta che non hanno mai dimenticato la loro Alife e che mai hanno smesso di sperare di far ritorno,un giorno, in riva al Torano. Per questo che oggi gridiamo: POLITICI DI OGGI,VERGOGNATEVI! Vergognatevi quando guarderete in faccia a un vostro anziano concittadino: fratello, cugino di un alifano emigrante, senza auto e senza servizi che, per le sue vitali necessità, diventa solo merce di scambio. Vergognatevi per le vostre beghe costruite ad arte, per i vostri famelici interessi di partito che eclissano la nostra STORIA!!! Vergognatevi per non capire le esigenze di ogni cittadino!!! L’ edificio di Via Caduti sul Lavoro attende ancora una piccola lapide che ricordi CHI permise tale costruzione, per quale motivo fu eretta, e che, in maniera indissolubile, il SUO DESTINO DEVE ESSERE LEGATO A QUELLO DI PRESIDIO MEDICO NEL NOSTRO TERRITORIO. Coloro che nel 1952 dagli Stati Uniti inviarono ben 16.500 dollari (cifra enorme) pensava ai propri familiari, che nel duro dopoguerra, viveva ancora nel paese natio e non godeva certamente delle comodità trovate in America! UN GESTO DI GENEROSITA’ COMMOVENTE, CALPESTATO DA INTERESSI POLITICI ED ECONOMICI FUORI DAL MONDO!! MA COME E’ POSSIBILE TUTTO CIO’??? PER QUESTI MOTIVI VI CHIEDIAMO DI FIRMARE LA NOSTRA PETIZIONE E DI FERMARE QUESTO SCEMPIO!!!”
Fonte: Comunicato Partito della Rifondazione Comunista di Alife
Sabato 29 marzo e Domenica 30 marzo la Sinistra Alifana scenderanno in piazza per la raccolta di firme contro lo spostamento del Distretto Sanitario Asl 31 di Alife.Siete chiamati tutti a firmare per il bene della nostra Alife!