• Progettare una riqualificazione urbana
ed un efficientamento energetico della città e rammodernare aree come le piazze
ed altri luoghi di aggregazione, sia dal punto di vista strutturale che
funzionale in linea con il Recovery Plan;
• Assicurare la massima attenzione alle
condizioni finanziarie dell’Ente comunale, che non sono state gestite dalla
precedente amministrazione e hanno portato alla dichiarazione del dissesto, al
fine di garantire i servizi necessari alla cittadinanza;
• Migliorare la vivibilità della città
attraverso la creazione, la riorganizzazione e la riqualificazione di aree
verdi, aree giochi, aree sportive e dell’area mercatale;
• Garantire la manutenzione ordinaria
dei beni comunali, strade, scuole, marciapiedi e are pubbliche che
rappresentano il biglietto da visita della città;
• Garantire più efficienza e trasparenza
amministrativa e una struttura partecipativa per coinvolgere tutte le
componenti sociali della città;
• Gestire l’Ambito sociale in modo
nuovo, superando il vecchio modello della gestione in convenzione che non
riesce più a garantire efficacia e tempestività ai servizi a favore dei minori,
degli anziani non autosufficienti e delle persone con disabilità;
• Creare Piani di riqualificazione del
patrimonio storico e ambientale della città, di San Pasquale e di Bocca della
Selva con tutta l’area montana, attraverso il recupero dei percorsi
naturalistici che portano alla Basilica di S Maria Maggiore e Castello del
Matese e dei tavoli di confronto con gli stakeholders locali;
• Attuare progetti mirati alla
valorizzazione del patrimonio storico-culturale ed enogastronomico con
Università, scuole e imprese.
L’azione politica da intraprendere,
chiarisce il Segretario Catarcio, dovrà essere convogliata verso il
recupero di un ruolo di massimo rilievo per la città per:
• Riappropriarsi di un ruolo
territoriale di peso anche alla luce della riforma dei collegi elettorali della
Camere dei Deputati e del Senato della Repubblica;
• Acquisire un ruolo preminente nella
gestione del Parco Nazionale del Matese;
• Conservare il patrimonio scolastico
creato negli anni, promuovendo le condizioni ideali per gli studenti sia dal
punto di vista logistico che organizzativo come attrezzate aree di attesa degli
autobus e luoghi di aggregazione e confronto extra scolastici;
• Creare le condizioni per il rilancio
occupazionale cittadino.
Siamo solo all’inizio di un percorso che
sta raccogliendo i contributi necessari per rilanciare Piedimonte Matese. Per
giungere ad un programma amministrativo completo, continueremo nella nostra
azione di confronto.
Pietro Rossi