PIEDIMONTE MATESE – Domenica 1° gennaio l’Azione
Cattolica Parrocchiale Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese ha partecipato
alla 54^ Giornata Mondiale della Pace, istituita da Paolo VI nel 1968
per invitare tutti gli uomini di buona volontà a dedicare alla pace il primo
giorno dell’anno per affermare il desiderio che tutto l’anno sia dominato dalla
ricerca della pace. Tutta la comunità parrocchiale ha preso parte al programma di celebrazioni iniziato
in mattinata alle ore 10.00 con il Parroco Don Emilio Salvatore
che ha celebrato una S. Messa animata dal Gruppo di Azione Cattolica con la
tradizionale benedizione dell’ulivo della pace. Nel pomeriggio, alle ore 17.00 si
è svolta una Adorazione Eucaristica animata dal Gruppo Apostolato della
Preghiera ed in serata alle ore 19.30 l’Azione Cattolica Parrocchiale ha
pensato di organizzare un Webinare aperto a tutti a cui hanno partecipato anche
ragazzi dell’A.C.R. con le famiglie sul tema della Pace e del significato della
giornata voluta dal Papa. In questa occasione i ragazzi hanno anche presentato un
video sulla giornata della pace che li ha visti come protagonisti. L’anno che si sta
chiudendo è stato segnato dalla crisi sanitaria mondiale del Covid-19 e dalla
conseguente crisi sociale che ha aggravato le tante crisi già in atto prima
della pandemia: climatica, alimentare, economica e migratoria. Ciò che
l’umanità ha sperimentato nel corso di questo anno ci ha reso consapevoli della
necessità di prenderci cura gli uni degli altri e tutti insieme del creato, la
nostra casa comune, costruendo una società fondata su rapporti di fratellanza
contro una concezione individualistica della società. Per questo Papa Francesco
ha scelto come tema del Giornata Mondiale della Pace la cultura della cura
pace come percorso di pace che propone una cultura della cura contro la cultura
molto diffusa dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro. Il
valore della pace, penso che sia troppo prezioso perché non diventi un bene da
condividere giorno dopo giorno, in cammino con le donne e gli uomini di buona
volontà, nella nostra comunità parrocchiale. Ecco perché invito tutti a non
lasciare cadere nel vuoto questa occasione per vivere nell’intimità delle
nostre case, un impegno per essere “architetti e artigiani” di pace.
Pietro
Rossi