PIEDIMONTE MATESE - Quando pensiamo ai beni comuni di
Piedimonte Matese ci vengono subito in mente il Palazzo Ducale, il Teatro
Mascagni, il Chiostro di San Domenico, il Parco Archeologico di Monte Cila, i
diversi palazzi storici e le tante bellissime chiese. In realtà i “beni comuni”
non sono solo quelli storico-architettonici ma anche tutti i beni materiali
(gli spazi pubblici cittadini come i giardini, le fontane, le strade, le
piazze, la villa comunale, gli edifici, i centri storici, ecc.) e immateriali
(la salute, la coesione sociale, il territorio, l’ambiente, il paesaggio, la
cultura, la legalità, ecc.) che i cittadini riconoscono essere funzionali al
benessere della comunità e che la rendono più ricca e coesa. Piedimonte Matese,
ha ribadito il Presidente dell’Associazione “Amici di Pericle” Ing. Lucio
Pascale (nella foto), ha urgente bisogno di un nuovo slancio nella capacità di generare
bellezza diffusa, di creare legami di comunità, di guardare con fiducia al futuro.
Solo attraverso un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, un rinnovato
impegno civico che coinvolga il maggior numero possibile di persone intorno ad
un “progetto
comune”, potremo costruire quella “società della cura” in
grado di recuperare Piedimonte quale bene comune della nostra comunità. Per
contribuire a questo progetto comune, abbiamo pensato a due iniziative da
sviluppare e costruire insieme: un “Laboratorio
per i Beni Comuni” e un “Festival di Comunità“.
Due iniziative da realizzare attraverso il coinvolgimento di tutti coloro
disposti a sottoscrivere un “Patto per Piedimonte“,
cioè a mettere a disposizione parte del proprio tempo, delle proprie energie e
delle proprie risorse per prendersi cura di Piedimonte. I prossimi saranno mesi
particolarmente difficili ma pensiamo che far partire adesso queste iniziative,
compatibilmente al rispetto delle procedure anti-Covid, possa essere molto
importante per la nostra comunità. Il “Laboratorio per i Beni Comuni”,
precisa Lucio Pascale, sarà uno spazio di progettazione partecipata che
proverà a coinvolgere istituzioni, cittadini, associazioni, scuole, comitati,
parrocchie, imprese, professionisti, artisti e creativi e, attraverso lo
scambio ed il confronto di idee, a progettare e realizzare interventi
permanenti di cura dei Beni Comuni di Piedimonte. L’idea di un “Festival
di Comunità”, invece, sarà una occasione di partecipazione civica, di
confronto, di condivisione, di attivazione di legami di comunità; un processo
sociale che coinvolga le istituzioni, le organizzazioni civiche, i cittadini,
il mondo no profit e tutti coloro che operano per il benessere ed il futuro di
Piedimonte.
Pietro Rossi