PIEDIMONTE MATESE - Fino al 10
settembre è possibile partecipare al “Premio Letterario Nazionale
Festival dell’Erranza 2020” dedicato alla Transumanza. Scopo
del concorso – riservato a scritti inediti – è dare voce ad Autori
che vogliano contribuire alla conoscenza e all’approfondimento del tema
prescelto per questa edizione, in seguito alla proclamazione
della Transumanza quale patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
Il concorso, a sezione unica, è dedicato a racconti, poesie o saggi
in lingua italiana; gli elaborati partecipanti devono contenere argomenti
inerenti la pastorizia e l’allevamento, il mondo agro silvo-pastorale, il
paesaggio appenninico (nelle forme più libere possibile), così da
contribuire alla conoscenza e all’approfondimento della transumanza. Scrivere è
anche una espressione concreta di partecipazione: raccontare la
Transumanza, in qualsiasi forma, è un atto di amore per le tradizioni della
propria terra e una testimonianza della volontà di valorizzare il patrimonio
dell’umanità. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Piedimonte
Matese (CE), in occasione di un evento organizzato dal Festival
dell’Erranza, diretto da Roberto Perrotti. La Giuria
– presieduta da Giorgio Agnisola e composta da Mary
Attento, Alberico Bojano, Lidia Luberto e Nicola Sorbo –
selezionerà e identificherà i primi tre classificati, i
quali beneficeranno della pubblicazione gratuita dei loro elaborati presso
la casa editrice Erranza Edizioni. Il libro, inserito nel catalogo della casa
editrice, verrà altresì presentato nel corso di una manifestazione a cura
dell’editore. Ai vincitori, inoltre, sarà conferito un diploma di merito e
aggiudicato un buono spesa – di diversa entità, a seconda del premio assegnato
– da utilizzare presso le Librerie Feltrinelli. Per informazioni, visitare la
sezione dedicata al Premio nel sito www.festivaldellerranza.it (https://www.festivaldellerranza.it/premio-letterario-nazionale-festival-dellerranza-2020/), oppure scrivere a associazionerranza@gmail.com, o seguire i
social del Festival dell’Erranza.
Pietro Rossi