05 gennaio 2020

INAUGURAZIONE DEL IV ANNO GIUDIZIARIO DEL TRIBUNALE ECCLESIASTICO INTERDIOCESANO.


TEANO - Torna l’appuntamento pubblico con il Tribunale Ecclesiastico interdiocesano delle Diocesi di Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca, Teano-Calvi in occasione dell’inaugurazione del IV anno giudiziario. Incontro fissato con sacerdoti, avvocati, sindaci, autorità militari e civili per il prossimo 28 gennaio 2020, alle 9.30 presso la Sala del Seminario vescovile di Teano, diocesi in cui ha sede di fatto il Tribunale con la presenza del vescovo Mons. Giuseppe SciaccaSegretario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica al quale spetterà la relazione introduttiva sul tema “Il Tribunale interdiocesano, sostegno e tutela della famiglia” .Sono trascorsi 4 anni dalla firma (era il 19 marzo 2016) dei vescovi Mons. Valentino Di Cerbo, Mons. Orazio Francesco Piazza e Mons. Giacomo Cirulli (attualmente Moderatore dell’ente) che istituiva il nuovo organo giudiziario rispondendo alle novità volute e introdotte da Papa Francesco attraverso il Mitix Iudex Dominus Jesu che ha cambiato la dinamica dei  processi ecclesiastici in un’ottica di pastoralità, semplificazione e gratuità e introdotto il Processo breve per le dichiarazioni di nullità del matrimonio, richieste da coppie che concordano  sulle motivazioni dell’istanza. Una rivoluzione nella Chiesa accolta dalle piccole Diocesi dell’Alto Casertano con grande disponibilità, ma soprattutto con competenza rispetto alle richieste e ai processi attualmente in atto. Ed è proprio nell’ottica di pastoralità auspicata dal Papa che si sono mosse le tre piccole Chiese locali stabilendo sempre maggiori contatti con le famiglie e ricevendo accorate richieste dai fedeli: fondamentale in questo tempo trascorso il ruolo dei Vescovi (e il tramite dei sacerdoti e gli stessi membri del Tribunale) nel legame feriale e quotidiano con numerose coppie in cerca di sostegno da parte della Chiesa rispetto alla loro posizione coniugale. Nell’occasione saranno indicati i processi avviati, quelli conclusi, quelli in attesa di sentenza definitiva, e la loro provenienza geografica, ma soprattutto l’impegno delle tre Diocesi ad essere Chiesa in ascolto, capace di risposte e orientamenti di vita.
Pietro Rossi