11 luglio 2019

Scuola Associativa dell’Azione Cattolica Diocesana



PIEDIMONTE MATESE  - L’Azione Cattolica diocesana di Alife-Caiazzo ha tenuto presso il Vescovado di Piedimonte Matese una interessante giornata dedicata alla formazione  dei rappresentanti di diverse parrocchie della diocesi a cui hanno partecipato la Presidente Diocesana Cinzia Brandi e l’assistente Don Pasquale Rubino. L’incontro oltre ad essere una tappa formativa indispensabile della Scuola Associativa dell’Azione Cattolica è divenuto un momento indispensabile di analisi e condivisione delle attività svolte  e di programmazione per in nuovo anno sociale. Custodire, Generare e Abitare sono i tre verbi che hanno segnato le tappe dell’itinerario in uscita costante dell’Azione Cattolica Diocesana di Alife-Caiazzo negli ultimi tre anni, in grado di accompagnare l’Associazione nella sua importante esperienza missionaria richiesta da Papa Francesco. I cristiani non si differenziano dagli altri uomini né per territorio, né per il modo di parlare, né per la foggia dei loro vestiti. Infatti non abitano in città particolari. Abitano ognuno nella propria patria, ma come fossero stranieri; rispettano e adempiono tutti i doveri dei cittadini, e si sobbarcano tutti gli oneri come fossero stranieri; ogni regione straniera è la loro patria, eppure ogni patria per essi è terra straniera. Questa, ha ribadito la Presidente Diocesana Cinzia Brandi, è la vera sfida della Azione Cattolica e di tutta la chiesa: aiutare i suoi aderenti a fare della misericordia lo stile delle relazioni, ecclesiali e sociali. Incarnare quella condizione apparentemente contraddittoria di piena cittadinanza e di totale estraneità alle logiche del mondo, una condizione che diventa in sé presenza missionaria solo se è capace di contagiare con il piacere e la bellezza di credere insieme. È necessario che l’Azione Cattolica, seguendo le indicazioni del Santo Padre, sia presente nel mondo politico, imprenditoriale, professionale, ma non perché ci si creda cristiani perfetti e formati, ma per servire meglio. È indispensabile che l’Azione Cattolica sia presente nelle carceri, negli ospedali, nelle strade, nelle baraccopoli, nelle fabbriche. Un’Azione Cattolica tra la gente, nella parrocchia, nella diocesi, nel paese, nel quartiere, nella famiglia, nello studio e nel lavoro, nella campagna, negli ambiti propri della vita. 

Pietro Rossi