Anastasio Napoletano |
RAVISCANINA . Il dissesto finanziario è una scelta impegnativa e
complessa, che certamente può determinare qualche malcontento, ma siamo certi
che i nostri concittadini, rifiutando ogni prevedibile forma di bassa
speculazione, sapranno valutare l’operato di questa maggioranza con attenzione
e diligenza. Ma non abbiamo altra opzione che potesse assicurare un punto fermo
nella gestione finanziaria dell’Ente. Abbiamo, cioè, il dovere di arrestare la
crescita inevitabile del debito, poiché dalla data della deliberazione di
dissesto e sino all'approvazione del rendiconto, i debiti insoluti a tale data
e le somme dovute per anticipazioni di cassa già erogate, non producono più
interessi né sono soggetti a rivalutazione monetaria. E’, dunque, doveroso evidenziare che si tratta
di un atto inevitabile in quanto determinato da una condizione certificata di
deficit strutturale alla quale non è stato possibile porre rimedio in altro
modo, pur avendo esaminate tutte le possibilità previste per formulare un concreto piano di rientro. Il
dissesto, pertanto, non è una scelta politica, ma il risultato di un’attenta
valutazione di elementi inequivocabili, per cui esso è fatto per legge. I dati,
infatti, parlano chiaro! Ci sono 362.000,00 Euro circa di disavanzo e circa
1.200.000,00 Euro di debiti fuori
bilancio. La relazione del revisore contabile è altrettanto chiara ed
esaustiva. Questo Ente è pieno di
debiti! Ciò paralizza la gestione
corrente, non permette di erogare e garantire servizi. È stata una decisione
sofferta a cui solo ora questa Amministrazione ha potuto giungere grazie al
lavoro scrupoloso effettuato dalla nuova responsabile del servizio finanziario
la quale, con dedizione e pazienza, ha permesso a questa Amministrazione di
conoscere la vera entità del disastro economico preso in eredità. È da
sottolineare infatti che il precedente responsabile del servizio finanziario,
seppur ripetutamente sollecitato in tal senso dall’amministrazione e dal
Segretario Comunale, mai è stato in grado di rappresentare in modo veritiero e
trasparente la reale situazione
finanziaria dell’Ente. C’è una voragine
nelle casse comunali, scaturita da un disavanzo di amministrazione e da debiti fuori bilancio che
per anni si sono stratificati senza che mai venisse affrontata la problematica
con la dovuta determinazione. Con questo sofferto atto di responsabilità non si
vuole, certo, operare facili valutazioni di merito sulle precedenti
amministrazioni che, evidentemente, hanno ritenuto di non dover esaminare la
possibilità oggi diventata inevitabile, pur in presenza di un inarrestabile declino economico del nostro Ente. In altri termini, diciamo con chiarezza che a
noi non interessa ricercare eventuali responsabilità del grave deficit. A farlo, comunque, ci sono gli organi competenti
che, nel caso, dovranno stabilirlo; come avrebbero dovuto stabilirlo anche
nell’ipotesi di non applicazione del previsto istituto normativo del dissesto,
allorquando il Consiglio, avendo avuto la possibilità di redigere un piano di
rientro, sarebbe stato chiamato a riconoscere i debiti fuori bilancio. Ci assumiamo, oggi, la responsabilità di una
scelta non semplice e dolorosa, a differenza di chi ha preferito fuggire da
quelle proprie. Staremo a vedere i frutti che ne scaturiranno nel prossimo futuro
e saranno poi gli elettori ad esprimere il loro parere sulla nostra azione
amministrativa. Una cosa, però, sentiamo
di dover affermare con altrettanto senso di responsabilità: continueremo il
lavoro intrapreso assicurando il nostro incondizionato impegno ad essere
accanto alla nostra gente, perseverando ad operare con leale trasparenza per
garantire, attraverso il superamento della grave crisi finanziaria, nuove e più
concrete occasioni per la rinascita di questo paese.
Il Sindaco
Dott.
Anastasio Napoletano