GIOIA SANNITICA – Un vero e proprio tour elettorale quello organizzato dal gruppo Rinascita Gioiese che ha deciso di
portare il suo programma anche e soprattutto nelle frazioni che si estendono su
una superfice comunale di ben 54,42 km. Dopo la presentazione
avvenuta in Piazza Municipio a Gioia centro, ieri sera, 15 maggio, è stata la
serata della frazione Auduni. Il candidato Domenico Antonucci ha
esordito facendo gli onori di casa, visto che ad Auduni ci vive. Il suo
intervento ha rimarcato la necessità di spazi ricreativi x gli anziani, per
esempio anche di un semplice bocciodromo. Con l’intervento-dibattito dei
candidati Luciana Cappella e Mauro Riccitelli ci si è
soffermati sul turismo. Luciana e Mauro hanno guardato al futuro. Mauro si è
soffermato sul come attivare il turismo a Gioia, sulle idee. Mentre Luciana si
è riallacciata al discorso parlando dei prodotti tipici che altro non sono che
un elemento identificativo di un territorio poiché caratterizzano la memoria
storia locale. La valorizzazione di essi significa valorizzare la posizione del
prodotto sul mercato. Il candidato Carlo Marotti ha sfatato un
mito, precisando simpaticamente che lui non ama solo la frazione Carattano ma
tutte le frazioni. Il suo obiettivo e quello dell’intera compagine, infatti, è
quello di rimarcare il senso di collettività. Istituire uno sportello del
consumatore x andare incontro alle esigenze dei cittadini e lottare per la
sburocratizzazione che li attanaglia. Su questo ha focalizzato l’attenzione la
candidata Paola Damiano. La parola è poi passata al sindaco uscente e
candidato Mario Fiorillo che, dopo aver parlato di
progettualità passate e future, ha ribadito quanto la domanda rivolta al
capolista n. 2 sia rimasta ancora inevasa: perché ha lasciato la squadra? Un
comizio partecipato, questa la novità che il candidato sindaco Michelangelo
Raccio ha voluto per il secondo appuntamento. Stavolta le sue doti
comunicative le ha espresse interagendo volutamente con il pubblico al quale ha
parlato di concretezza non senza ironizzare mettendo a nudo i punti deboli
della squadra avversaria. Analizzando e soffermandosi su quanto era stato detto
nel comizio di presentazione della lista n. 2. Ovviamente il fine era
evidenziare quanto i “pettegolezzi” non giovino alla popolazione.
Pietro Rossi