15 aprile 2014

PRIMO INCONTRO DEL PD CON I GIOVANI A GRAZZANISE

Grazzanise- È stata una serata di idee, di sano confronto e di proposte, quella organizzata dal circolo PD “N. Jotti” di Grazzanise, su richiesta dell’iscritto Angelo Parete e del dirigente Salvatore Valente. Il già annunciato incontro con i giovani ha realizzato ciò che a Grazzanise e, in senso stretto, all’interno del circolo, mancava da tanto: la discussione di temi di attualità e politica con la compartecipazione dei dirigenti - eorum una pars - e degli iscritti del circolo, di esponenti di altri partiti e di associazioni culturali, e soprattutto di cittadini “comuni” (sulla carta, non legati ad alcun circolo). Insomma, un impasto che ha messo in luce gran parte delle difficoltà del paese, grazie al contributo di tutti i presenti, che hanno portato le proprie esperienze, passate e presenti. Pur se sconfortati dalla catalessi della politica a Grazzanise negli ultimi anni, i partecipanti all’incontro hanno conservato quel tanto caro senso di responsabilità, dando un quadro chiaro della situazione che vivono i giovani del paese e, con nuovo entusiasmo, suggerendo delle soluzioni concrete. Sintetizzando i pareri di tutti i presenti, è venuto a galla che il completo distacco dei giovani dalla vita politica è dovuto, prima di tutto, alla mancanza di fiducia, colpa della crisi che in questi ultimi anni si sta vivendo, non solo a Grazzanise, ma in tutta l’Italia; in secondo luogo, si è appurato che i ragazzi, fin dall’infanzia, non vengono educati alla politica, e da qui la totale mancanza di interesse. Proprio così: l’attività politica, quella che duemila anni fa era considerata la più alta espressione dell’animo, un impegno di tutti i cittadini, indispensabile per il bene comune. Da tale considerazione nasce l’impegno del circolo di educare i giovani, e nella proposta di istituire un corso di formazione cui parteciperanno esperti della Costituzione, di diritto e di economia, in cui si cercherà di dare un approccio giusto alla politica, in modo da sensibilizzare e imprimere quel senso di dovere, indispensabile affinché avvenga il tanto decantato cambiamento. Sì, perché il cambiamento deve partire proprio da ognuno noi.

L’ADDETTO STAMPA

 Lucio Raimondo