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avv. Ranieri Gaetani d’Aragona |
Piedimonte Matese –Continua la lodevole attività
di promozione culturale da parte
dell’Associazione Storica del Medio Volturno nella scoperta delle notizie storiche riguardanti il vasto comprensorio del Medio
Volturno, che poi vengono raccolte nell’Annuario, pubblicato a cura dell’ateneo “Suor Orsola Benincasa”. Per venerdì 11
aprile è prevista la conferenza dell’
avv. Ranieri Gaetani d’Aragona che illustrerà le varie vicende del Palazzo Ducale nel libro dal titolo “ Il
Calendario del Palazzo dimenticato”. come è ormai
consuetudine sarà l’ampia ed attrezzata
sala ”Minerva” ad ospitare il numeroso pubblico che certamente non mancherà
all’appuntamento culturale. I lavori del convegno saranno aperti dal saluto del
Presidente dell’Associazione dr. Pasquale Simonelli seguito dall’intervento
dell’avv. Ranieri Conte dell’Aquila Gaetani d’Aragona. Il prof. Giuseppe Castrillo
parlerà dell’”Arte e Cultura tra le mura del Palazzo” Chiuderà il prof.
Federico Marazzi, dell’Università Suor Orsola Benincasa, che si soffermerà sul
tema: “ Un Maniero testimone di 1000
anni di storia”. Le notizie sul Palazzo Ducale, qui riportate, sono state
ricavate dal libro di Dante Marrocco che così scriveva:. “ Il castello di
fondazione normanna nel secolo XI, fu ricostruito in parte nel trapasso fra il
‘3-400, sotto l’influenza dell’ultimo gotico. Dopo l’incendio spagnolo del 1504
ebbe costruzioni rinascimentali quali, il portico e il quarto superiore detto
di S. Paolo. È del primo 700 una quarta trasformazione.
Con strumento del 26 luglio 1700 del Not. C. Ciccarelli, D. Niccolò
Gaetani, principe di Piedimonte, dava inizio alle nuove costruzioni. Il
grandioso maniero si trasformò in un grandioso palazzo. “Oggi, come scrive nel calendario
2015, l’avv. Ranieri Maria Gaetani
dell’Aquila d’Aragona di Laurenzana, il prestigioso Palazzo Ducale versa in
condizioni di totale abbandono, dimenticato dall’Istituzione provinciale e
dalle mie cugine, entrambe comproprietarie dell’immobile. Anche il sisma del 29
dicembre ha cercato di dargli un ulteriore colpo mortale. Ma il Palazzo fisso
nella sua vetusta maestà ha resistito ancora una volta. E i cittadini di
Piedimonte lo guardano forse distrattamente anch’ess assenti nel dar voce ad
una civile protesta per l’attuale stato delle cose. Tutti dimentichi che lì è
scritta la storia e la vita di Piedimonte, lì vi è rappresentato il prestigio
di una magnifica, onesta e laborosiosa
comunità ricca di tradizione e cultura.
Nicola Iannitti