Emilio Del Giudice |
ALIFE. L'Assessore di Alife Emilio
Del Giudice vuole fare un altro annuncio spot, come lo definisce il consigliere
di minoranza Daniele Cirioli, che
può interessare il consigliere stesso e certamente gli alifani tutti, visto che
ultimamente, come di ce l’Assessore, il Cirioli non è troppo attento
all’attività che si svolge in Comune: i lavori per sistemare le strade sono già
iniziati ma forse il consigliere era in vacanza? Beato lui….. Innanzitutto,
ribatte Del Giudice, devo
ringraziare sentitamente il consigliere Cirioli per avermi dato l’occasione di
spiegare la gravità delle offese e delle accuse rivolte nei giorni scorsi,
prima alla ditta Guarnieri tramite la lettera del Dirigente dell’Istituto
Agrario Lombardo e poi addirittura alla mia persona ad opera del Cirioli che mi
ha coinvolto nella vicenda, facendo credere che sarei io il Responsabile del
mancato lavoro “per sei addetti”
dell’Istituto Agrario impedendo allo stesso di “svolgere le proprie
attività”! Niente di più falso e diffamatorio!!! Secondo l’Assessore Emilio De Giudice, Cirioli si permette
di scrivere articoli pubblici su questioni private e tra persone perbene senza
che mai abbia avuto modo di conoscere veramente i fatti, e senza informarsi
sulle condizioni del terreno condotto dalla ditta Guarnieri fino ad oggi in
località Fontanelle: la ditta Guarnieri ha sempre provveduto direttamente alla
semina, alla coltivazione, alla lavorazione e al raccolto in virtù di regolari
contratti continuativi di conduzione del terreno firmati dal Dirigente
Scolastico ed ha sempre versato all’Istituto Agrario, a mezzo di bonifici
bancari, regolari somme di denaro pari ad € 210,00 al tomolo, lievitate ad € 220,00
al tomolo proprio su richiesta del Lombardi, senza mai percepire il contributo
Agea su tali terreni, senza mai usufruire del gasolio agevolato per la
coltivazione e mettendo a nuovo il fondo che prima si presentava non solo
scosceso. Nemmeno sa, continua Del Giudice, il Cirioli che il 22 settembre 2012 il preside
Lombardi ha firmato un altro contratto con la ditta Guarnieri per i 14 tomoli
di terreno, pagandone regolarmente il fitto. Nemmeno sa il Cirioli che nel
2013, la ditta Guarnieri ha ricevuto regolare assenso, inizialmente orale, dal
Dirigente Lombardi per la semina del fondo sul quale oggi vi sono le colture in
corso, con l’unico limite di lasciarne liberi 3 tomoli per lo stesso Istituto
che vi doveva seminare la segale. Infatti, oggi vi sono 3 tomoli su 15 che sono
coltivati dall’Agrario come aveva chiesto il preside alla ditta Guarnieri. Nemmeno
sa il Cirioli che quando nel periodo di Natale del 2013 mi recai dal dirigente
Lombardi per acquistare dell’olio di oliva prodotto presso l’Istituto Agrario,
ricevetti l’invito a far formalizzare il contratto alla ditta Guarnieri per un
periodo diverso rispetto agli altri anni. Dove sia l’abusiva occupazione della
ditta Guarnieri davvero non si comprende, e poi perché, se fosse vero quanto
dice il Cirioli ed il Dirigente Lombardi, quest’ultimo non ha mai comunicato
tale presunta occupazione abusiva alla ditta Guarnieri?? Perché invece di utilizzare articoli di
giornale, non ha dato mandato a chi di dovere per contestare tale situazione
come ha fatto per le abitazioni occupate?? Perché offendere ed accusare di
reati una ditta che ha fatto bene all’Istituto Agrario sia prendendosi cura del
terreno, sia pagando il canone che di anno in anno veniva richiesto?? Certo è
che comunque la ditta Guarnieri ringrazia l’Istituto perché le consente di coltivare
un terreno vicino alla stessa propria sede e, quindi, con l’unico vantaggio
della vicinanza aziendale. A questo punto, conclude l’Assessore Emilio Del Giudice, mi chiedo se il concigliere Cirioli ha davvero a cuore
il problema della disoccupazione, oppure ha altro scopi semplicemente politici
da trattare…..Infine, un pensieri gentile per il Cirioli: l’unica cosa abusiva
che c’è nel suo articolo non è sicuramente la ditta Guarnieri ma è
l’appropriazione da parte dello stesso Cirioli del detto “all’anema ra pall” da
sempre utilizzato da me negli anni passati”.
Pietro
Rossi