Pietramelara. L'amministrazione comunale di
Pietramelara, in accordo col gruppo di opposizione 'La Svolta', ha deciso di
reintegrare la vecchia tassa sui rifiuti, la Tarsu. Di conseguenza, con questa
scelta, si dice addio alla Tares. Intanto, come deciso nell'ultimo tavolo
tecnico tra maggioranza e minoranza si ritornerà ai vecchi coefficienti. A
questo punto è auspicabile la scomparsa delle altissime bollette Tares giunte
ai cittadini pietramelaresi nelle ultime settimane. Bollette salate che hanno
suscitato malcontento e polemiche tra la gente. Sono molto soddisfatti del
ritorno alla Tarsu Francesco Ruzzo e Saverio Zeppetella, dell'associazione 'Il
Sassolino', che hanno seguito attentamente la vicenda e che da alcune settimane
stavano lavorando con l'opposizione e dialogando con uffici e maggioranza
spingendo per un ritorno alla Tarsu. In sostanza, ciò che affermano i due
membri de 'Il Sassolino' era stato scritto anche sul blog dello stesso. Ruzzo e
Zeppetella hanno sempre sostenuto che la Tares non l'ha imposta lo Stato, come
qualcuno asseriva. Infatti, secondo i due, i comuni potevano decidere, ed hanno
tempo fino al 30 novembre, se continuare in regime Tarsu o avviarsi al nuovo
regime Tares. Altri comuni hanno scelto la Tarsu e hanno potuto spalmare gli
acconti della tassa sui rifiuti da aprile fino ad ottobre, facendo pesare di
meno l’aumento delle tariffe. Gli importi già inviati andavano elaborati sulla
base del ruolo Tarsu 2012. La Tares, inoltre, tiene conto di coefficienti di
determinazione tariffe molto differenti, coefficienti che danneggiano le
attività produttive e i contribuenti che con la Tarsu potevano usufruire di
enormi vantaggi ed esenzioni. A quanto pare, come sostenuto in precedenza in un
comunicato, Ruzzo e Zeppetella avevano ragione. Comunque maggioranza, minoranza
e 'Il Sassolino' continueranno a lavorare in questi giorni per far diminuire il
piano finanziario.
Andrea De
Luca