CAPUA - Giovedì 26 settembre, con inizio
alle ore 10,30 presso la Caserma “Oreste Salomone” - sede del Raggruppamento
Unità Addestrative (RUA) dell’Esercito - avrà luogo il Giuramento di fedeltà
alla Repubblica Italiana dei volontari in ferma prefissata di un anno (Vfp1)
del 3° Blocco 2013 appartenenti al 17° Reggimento addestramento volontari
“Acqui” ai sapienti ordini del col. Domenico Roma. A seguire si svolgerà la
cessione del Comando del Rua al generale di Brigata Gabriele Toscani De Col che
subentrerà al generale di Divisione Antonio Zambuco. Il duplice importante
evento sarà preceduto, nel pomeriggio di mercoledì 25, dall’ormai consolidata
accoglienza dei familiari dei soldati, i quali potranno seguire un percorso
storico-culturale ed educativo che negli analoghi step del recente passato ha
sempre acceso vivo interesse ed emozioni. Il gen. Zambuco – già al comando del
Provincial Reconstruction Team di Herat nel periodo maggio-ottobre 2006, poi
Addetto Militare presso l’ambasciata italiana in Russia (2007-2010) ed in seguito
Number Two al Comando Logistico Sud in Napoli – è stato al vertice del RUA dal
9 settembre 2011, ha costantemente espletato le sue alte funzioni con rigore e
saggezza, ottenendo la sincera stima e l’ammirazione profonda dell’intero
personale militare, nonché il palpabile apprezzamento di tutte le autorità
istituzionali del territorio. Il gen. Toscani De Col, che da giovedì 26 sarà il
Number One del prestigioso Raggruppamento Unità Addestrative, ha parimenti un
denso curriculum in cui, fra l’altro, spicca la Medaglia d’Argento al valore
dell’Esercito. Un’onorificenza contrassegnata da questa brillante motivazione:
“Comandante del 187°
reggimento paracadutisti, nel corso di un'operazione a supporto delle forze
armate afghane, subiva un'imboscata e veniva coinvolto nell'esplosione di un
ordigno collocato sulla rotabile percorsa. Nonostante fosse fatto segno a fuoco
da parte di elementi ostili, organizzava e coordinava personalmente la
reazione. Alla testa del suo personale, con consapevole coraggio, fermezza e
rara lucidità, mettendo più volte a repentaglio la propria incolumità
personale, riusciva brillantemente a neutralizzare la minaccia. Splendida
figura di ufficiale superiore e di comandante, che ha dato lustro e prestigio
all'Esercito italiano. Farah (Afghanistan), 23 agosto 2009”. Non a caso è definito “testa pelata e mascella da parà”: un
affettuoso appellativo che traduce molto bene “cervello e volontà” coi quali va
affrontata a viso aperto l’esperienza militare e, va da sé, la vita in ogni sua
manifestazione.
RAFFAELE
RAIMONDO