Antonio Di Marco |
Vincenzo Cappello |
PIEDIMONTE MATESE. Durante l’ultimo Consiglio Comunale di Piedimonte Matese il Capogruppo di Sinistra Matesina , dr. Di Marco Antonio ha presentato una interpellanza che riguardava la Stazione Unica Appaltante,
Stazione Unica che è attiva in provincia di Caserta. Viste le convenzioni che
anche i Comuni i adiacenti hanno fatto e
sono diventati parte attiva di questo organismo che è nient'altro che una
stazione che deve fornire trasparenza su appalti pubblici entro determinati
limiti per lavori oltre i 250 mila euro e per servizi entro i 50 mila euro, il
consigliere Di Marco, nella sua
interpellanza ha chiesto alla Giunta se vi è l’intenzione di avviare un iter
procedurale per aderire alla Stazione Unica Appaltante e se per il momento sono
già in atto delle procedure per aderirvi. In merito a questa interpellanza
sulla Stazione Unica Appaltante ha
risposto il Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello che ha dichiarato: “Devo dire che
l'amministrazione già si è attivata e ha preso in passato anche in
considerazione la possibilità di aderire. Soltanto che ci siamo resi conto che
le cose negative sono diverse, non sono solo quelle che appaiono. Prima di tutto
volevo dire che nell'ultima convenzione, quella che si è attivata il 1° ottobre
2012 gli importi sono aumentati, da 50 mila sono passati a 200 mila. Poi si è
stabilito che le procedure verranno curate dal Provveditorato delle Opere
Pubbliche e non più dalla Provincia di Caserta. Fra le cose negative che si
verificano con la Stazione Unica Appaltante sono soprattutto i tempi, che sono
molto molto lunghi. Faccio l'esempio del Comune di Sant'Angelo di Alife che ha
avuto tantissime difficoltà e che ha dovuto procedere con mezzi propri e
personale all'espletamento delle gare di appalto del servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nonché diverse opere pubbliche, perché
rischiavano di perdere i finanziamenti. Probabilmente i Comuni sono molti,
l'organizzazione, la struttura è piccola e non riescono ad assicurare in tempi
brevi l'affidamento della gara. Oltre a questo devo dire che ci sono degli
oneri economici non indifferenti, che vanno sempre a carico dei Comuni. Loro
hanno la possibilità, per esempio, di integrare la pubblicazione sui quotidiani
con notevoli costi a carico dei Comuni. Faccio, anche l'esempio che hanno la possibilità
di nominare dei consulenti, degli esperti, che hanno dei costi enormi a carico
del Comune. Per esempio dove l'appalto dovrebbe essere aggiudicato con il
criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, l'ente associato deve
assumere a proprio carico gli oneri economici dei compensi spettanti ad
eventuali componenti esterni esperti alla Stazione Unica Appaltante. Poi c'è da
rilevare che, come previsto dall'Art. 12 della convenzione, sono stabiliti i
compensi da corrispondere. Faccio degli esempi: l'1,5% sugli importi fino a 500
mila, l'1% per gli importi da 500 mila a 2 milioni di euro. Quindi vediamo che
questi importi lievitano sempre di più. Inoltre per le gare da aggiudicare con
criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa è previsto a carico sempre
dei Comuni fino a massimo di 30 mila euro. Gli accertamenti effettuati poi
dalla Stazione Unica Appaltante circa i requisiti morali, tecnici e finanziari
delle imprese partecipanti alle gare, sono identici a quelli che effettua il
Comune, il quale però spende molto meno e impiega meno tempo per l'espletamento
delle gare. Noi riteniamo che in 6 anni non abbiamo avuto nessun tipo di
problema. Per qualche gara che è stata impugnata al TAR è stato confermato
l'esito da parte del Giudice Amministrativo. Quindi siamo molto molto sereni da
questo punto di vista. Devo anche dire che Comuni limitrofi hanno avuto delle infiltrazioni
di ditte comunque legate alla camorra sebbene ci fosse la Stazione Unica
Appaltante. Quindi siamo molto molto sereni da questo punto di vista e
riteniamo di dover continuare a gestire direttamente gli appalti con il Comune.
“
Pietro
Rossi