PIEDIMONTE MATESE. Sono sempre di più le attività commerciali e artigianali piedimontesi che
abbassano definitivamente le
saracinesche a causa della crisi economica che sta attraversando il
nostro paese. Di cartelli Affittasi o Vendesi sulle saracinesche dei locali
commerciali di Piedimonte Matese se ne
vedono ormai molti, da Via Scorciarini Coppola nel centro storico ma anche
nelle vie più trafficate Via Ferritto, Via Matese e Dante Alighieri, fino alle
centrali via Carmine e Piazza Roma. Ma se non interviene un serio cambio di
passo, nel giro di pochi mesi di tutte le attività commerciali e artigianali esistenti
metà chiuderà definitivamente, specialmente i piccoli esercizi tradizionali.
Una vera e propria “desertificazione commerciale” che sta interessando in particolar
modo le attività di piccole dimensioni, che sta facendo crollare il mercato delle locazioni con ben
500mila locali per esercizi commerciali rimasti sfitti in tutta Italia (dati
dell’Osservatorio di Confesercenti). E
se le attività chiudono, vengono cancellati anche i posti di lavoro e le
famiglie spendono sempre meno, infatti, sempre secondo la Confesercenti, i
consumi nel 2012 sono scesi del 3,3%. La situazione del commercio a Piedimonte
Matese è drammatica. Gli esercenti fanno notare che il computo complessivo delle spese è
inesorabile, tra Inps, affitto, imposte comunali, acquisti, utenze e oneri
finanziari, spese di contabilità, la somma totale dei costi di gestione arriva
a coincidere con gli incassi. E' chiaro, che a fronte di questo dato, il rischio
chiusura di molte attività commerciali è dietro l'angolo, in considerazione del
fatto che, mentre molto difficilmente la voce spese è suscettibile di qualche
riduzione, molto più volatili e incerti sono gli incassi dovuti alle vendite. Stiamo assistendo praticamente ad un
impoverimento graduale del nostro territorio in quanto viene cancellato un
patrimonio di esperienze e professionalità irripetibile se si pensa che la
città di Piedimonte Matese è stata da sempre il fulcro dei commerci nell’alto
casertano. È qualcosa che
riguarda l'aspetto culturale e sociale
di Piedimonte Matese prima che quello puramente economico e contrattuale, in
quanto molti negozi storici sono parte integrante della cultura cittadina. L’apertura
di nuove strutture commerciali di Media e Grande dimensione negli ultimi anni ha
prodotto tensioni nel tessuto economico e sociale tanto più elevate quanto più
lenta è stata la crescita degli indicatori economici (PIL, Reddito pro-capite,
propensione al consumo, ecc.). per il semplice motivo che l’ampliamento
dell’offerta complessiva non produce l’allargamento del mercato, come invece
avviene per i complessi industriali produttivi, ma semplicemente di sovrappone
all’offerta esistente perché il reddito disponibile e consumato è sempre lo
stesso, tranne una piccolissima parte derivante dalla domanda aggiuntiva di
provenienza dell’utenza extra-zonale. Arrivati a questo punto c’è bisogno di
misure e piani eccezionali anche da
parte degli enti locali il comune in primis. E’ auspicabile una valorizzazione e una promozione della funzione
turistica del Centro Storico di Piedimonte Matese, facendo leva sulle dimore
storiche tra cui il Palazzo Ducale Gaetani, le chiese e il rinnovato polo museale
di San Domenico, sostenendo lo sviluppo delle funzioni produttive urbane. Il commercio, l’artigianato,
i servizi , la specializzazione, l’ammodernamento e l’associazionismo possono
rappresentare le carte vincenti di una crescita della domanda locale e dello
sviluppo di una più alta capacità di attrazione di nuova utenza comprensoriale
e regionale. Bisogna riscoprire che la funzione commerciale, tipica della
Città di Piedimonte Matese, sia riconosciuta come dominante urbana di classificazione degli stessi
Sistemi Territoriali di Sviluppo delimitati in ambito urbano, essendo
riconducibili alla domanda frequente dei cittadini di beni e servizi, dai generi
di largo e generale consumo alimentari e non, offerti dalle imprese commerciali
diffusamente presenti nelle immediate vicinanze del consumatore: di qui la
definizione quanto mai appropriata di
“Esercizi di Vicinato” che contraddistinguono il tessuto della rete commerciale
cittadina.
Pietro Rossi