sen. Vincenzo D’Anna |
NAPOLI. “Continua imperterrita la gestione
burocratica della sanità in Campania ed ogni giorno aumentano le pastoie e i
ticket da pagare finanche quando saremo morti”. A denunciarlo, il sen. Vincenzo
D’Anna (Pdl), presidente nazionale di Federlab Italia (l’associazione dei
laboratoristi d’analisi), che poi continua: “al fine di arginare la spesa
derivante dalla mobilità passiva, che ammonta a circa 400 milioni di euro,
ovvero limitare il numero dei cittadini campani che si rivolgono a strutture
sanitarie ubicate fuori regione, il commissariato di governo ha pensato bene di
istituire una nuova procedura autorizzativa per poter avere accesso alle cure”.
“Nel contempo - prosegue l’esponente del Pdl - si incrementano i costi delle
prestazioni sanitarie che i cittadini non residenti potrebbero ottenere dal
sistema sanitario campano e, tra questi, spunta fuori a sorpresa addirittura
l’esazione di un ticket di 25 euro qualora il degente trapassasse a miglior
vita nel corso del trasporto in ambulanza”. “Un fatto da stigmatizzare ” per il
sen. D’Anna, il quale accusa: “chi pensa di poter risolvere i problemi del
disastrato bilancio della sanità regionale nascondendosi dietro timbri e
ulteriori balzelli da imporre ai cittadini, ancorché non residenti in Campania,
sbaglia di grosso e non fa altro che complicare la vita ai poveri malati. Nel
mentre, infatti, si diminuiscono i tetti di spesa e gli stanziamenti destinati
alle strutture sanitarie pubbliche e private della Campania, limitandone il
grado di ricettività (nonché l’ammodernamento delle strutture stesse), si
pretende che i cittadini, per potersi curare, si muniscano dell’ennesima
autorizzazione”. “Un governo regionale
che si richiami ai principi del liberalismo non può abbandonarsi supinamente
alla più bieca ed ottusa soluzione burocrativa” conclude il leader dei
laboratoristi.
c.s.