on. Aldo Patriciello |
Lunedì 11 marzo 2013 le porte del Parlamento
Europeo di Strasburgo si apriranno per accogliere i deputati riuniti in Plenaria.
Quattro giorni di lavoro che vedranno i nostri rappresentanti affrontare non
pochi temi di rilevanza internazionale. I lavori del massimo consesso
comunitario si apriranno, alle ore 17:00, con la discussione in materia di
uguaglianza di genere e diritti delle donne nonché sul rapporto donna-crisi.
Argomenti che ricorrono proprio oggi Festa della Donna che, come ogni anno,
risulta essere oggetto di numerose iniziative comunitarie. Oltre ad una
interrogazione sulla ‘situazione della donna in Nord Africa’ presentata
dall’on. Silvia Costa, i deputati discuteranno altre due proposte di
risoluzione concernenti ‘l’eliminazione degli stereotipi di genere nell’Unione
Europea’ e ‘sull’impatto della crisi economica sull’uguaglianza di genere e i
diritti della donna’. “Considerando che
le donne oggi ricoprono un ruolo di straordinaria importanza nel mondo del
lavoro - commenta l’on. Patriciello
- e soprattutto per il fatto che è
proprio il lavoro che dovrebbe garantire loro pari diritti di ogni genere con
tale documento si richiede alla Commissione Europea di presentare quanto prima
una proposta di Direttiva che stabilisca misure volte a superare il divario
retributivo tra donne lavoratrici ed i colleghi uomini. Inoltre, tra le cose
più importanti, si richiede espressamente di destinare parte dei Fondi
Strutturali alla lotta alla disoccupazione femminile con iniziative e misure
mirate a tale problema non solo all’occupazione ma anche alla formazione, alla
protezione della salute e al benessere delle famiglie che nella donna trovano
la parte fondante. Oggi ancora troppe donne, così come abbiamo letto nei giorni
scorsi sui giornali, vivono problemi di discriminazione sul luogo di lavoro e
soprattutto in posizioni verticistiche in cui la differenza di cariche
ricoperte è evidente. Ebbene tale gap può essere superato anche tramite
interventi volti all’informazione e formazione dei cittadini europei, con
programmi comunitari già presenti e da implementare con una migliore e nuova
legislazione in materia di sicurezza sociale, istruzione, mezzi di
informazione, occupazione e retribuzione; la Commissione e gli
Stati membri possono utilizzare in modo efficace i finanziamenti del Fondo
sociale europeo (FSE) per sviluppare strategie di lungo termine volte ad
aumentare la conoscenza da parte delle donne di quei settori del mercato del
lavoro in cui sono ancora sottorappresentate come pure a incrementare
l’attrattiva di tali settori per le stesse; ritiene che le strategie in
questione dovrebbero includere azioni positive, l’apprendimento permanente e
misure che incoraggino attivamente le ragazze a scegliere un percorso di studi
in settori strategici quali le
tecnologie dell’informazione o la meccanica, nonché sostenere le misure di
conciliazione tra lavoro e vita privata destinate sia agli uomini che alle
donne; si può fornire un appoggio anche all’attuale programma DAPHNE e al
futuro programma ‘Diritti e cittadinanza’, bisogna perseguire, infine, anche
ogni forma di violenza nei confronti delle donne in sinergia con gli Stati membri”. PAC 2014-2020, Bilancio europeo, Energia
saranno, infine, alcuni dei temi affrontati nel corso della quattro giorni a
Strasburgo. Una relazione speciale verrà presentata dall’on. Patriciello in
materia di mediatore europeo “Dal 1999 sono in corso negoziati tra la Commissione e le
autorità austriache (e successivamente il
Mediatore europeo) per migliorare alcune
infrastrutture seguito a denunce dei cittadini. Nonostante i progressi acclamati, - spiega Patriciello - la
Commissione
dovrebbe rivedere il proprio approccio per quanto concerne la gestione della
denuncia d'infrazione presentata dai denuncianti in relazione con l'aeroporto
di Vienna ed esaminare le lacune evidenziate dal Mediatore. Ciò significa che
le future azioni della Commissione nell'ambito delle procedure d'infrazione
dovranno tenere conto degli obblighi delle autorità nazionali di garantire che
i denuncianti abbiano accesso a una procedura di ricorso e che siano adottate
misure per far fronte ad evidenti conflitti d'interessi”.
Bruxelles, Ufficio Stampa on. Aldo
Patriciello