08 marzo 2013

LA CONDIZIONE FEMMINILE APRIRA’ I LAVORI DELLA PROSSIMA SESSIONE PLENARIA DEL PARLAMENTO EUROPEO


on. Aldo Patriciello

Lunedì 11 marzo 2013 le porte del Parlamento Europeo di Strasburgo si apriranno per accogliere i deputati riuniti in Plenaria. Quattro giorni di lavoro che vedranno i nostri rappresentanti affrontare non pochi temi di rilevanza internazionale. I lavori del massimo consesso comunitario si apriranno, alle ore 17:00, con la discussione in materia di uguaglianza di genere e diritti delle donne nonché sul rapporto donna-crisi. Argomenti che ricorrono proprio oggi Festa della Donna che, come ogni anno, risulta essere oggetto di numerose iniziative comunitarie. Oltre ad una interrogazione sulla ‘situazione della donna in Nord Africa’ presentata dall’on. Silvia Costa, i deputati discuteranno altre due proposte di risoluzione concernenti ‘l’eliminazione degli stereotipi di genere nell’Unione Europea’ e ‘sull’impatto della crisi economica sull’uguaglianza di genere e i diritti della donna’. “Considerando che le donne oggi ricoprono un ruolo di straordinaria importanza nel mondo del lavoro  - commenta l’on. Patriciello - e soprattutto per il fatto che è proprio il lavoro che dovrebbe garantire loro pari diritti di ogni genere con tale documento si richiede alla Commissione Europea di presentare quanto prima una proposta di Direttiva che stabilisca misure volte a superare il divario retributivo tra donne lavoratrici ed i colleghi uomini. Inoltre, tra le cose più importanti, si richiede espressamente di destinare parte dei Fondi Strutturali alla lotta alla disoccupazione femminile con iniziative e misure mirate a tale problema non solo all’occupazione ma anche alla formazione, alla protezione della salute e al benessere delle famiglie che nella donna trovano la parte fondante. Oggi ancora troppe donne, così come abbiamo letto nei giorni scorsi sui giornali, vivono problemi di discriminazione sul luogo di lavoro e soprattutto in posizioni verticistiche in cui la differenza di cariche ricoperte è evidente. Ebbene tale gap può essere superato anche tramite interventi volti all’informazione e formazione dei cittadini europei, con programmi comunitari già presenti e da implementare con una migliore e nuova legislazione in materia di sicurezza sociale, istruzione, mezzi di informazione, occupazione e retribuzione; la Commissione e gli Stati membri possono utilizzare in modo efficace i finanziamenti del Fondo sociale europeo (FSE) per sviluppare strategie di lungo termine volte ad aumentare la conoscenza da parte delle donne di quei settori del mercato del lavoro in cui sono ancora sottorappresentate come pure a incrementare l’attrattiva di tali settori per le stesse; ritiene che le strategie in questione dovrebbero includere azioni positive, l’apprendimento permanente e misure che incoraggino attivamente le ragazze a scegliere un percorso di studi in settori  strategici quali le tecnologie dell’informazione o la meccanica, nonché sostenere le misure di conciliazione tra lavoro e vita privata destinate sia agli uomini che alle donne;  si può fornire un appoggio anche all’attuale programma DAPHNE e al futuro programma ‘Diritti e cittadinanza’, bisogna perseguire, infine, anche ogni forma di violenza nei confronti delle donne in sinergia con gli Stati membri”. PAC 2014-2020, Bilancio europeo, Energia saranno, infine, alcuni dei temi affrontati nel corso della quattro giorni a Strasburgo. Una relazione speciale verrà presentata dall’on. Patriciello in materia di mediatore europeo “Dal 1999 sono in corso negoziati tra la Commissione e le autorità austriache (e successivamente il Mediatore europeo) per migliorare alcune infrastrutture seguito a denunce dei cittadini. Nonostante i progressi acclamati,  - spiega Patriciello - la Commissione dovrebbe rivedere il proprio approccio per quanto concerne la gestione della denuncia d'infrazione presentata dai denuncianti in relazione con l'aeroporto di Vienna ed esaminare le lacune evidenziate dal Mediatore. Ciò significa che le future azioni della Commissione nell'ambito delle procedure d'infrazione dovranno tenere conto degli obblighi delle autorità nazionali di garantire che i denuncianti abbiano accesso a una procedura di ricorso e che siano adottate misure per far fronte ad evidenti conflitti d'interessi”.

Bruxelles, Ufficio Stampa on. Aldo Patriciello