09 marzo 2013

Il grande teatro in scena ad Alife con Filumena Marturano di De Filippo.



ALIFE. Il secondo appuntamento del mese di marzo all’interno della rassegna teatrale “Teatro d’Amatore”, organizzata dall’Associazione Alifana ARTEATRO, è per domenica 10 marzo 2013 ore 20.00 sempre presso l’IPIA di Alife. La pièce teatrale che andrà in scena è l’intramontabile e appassionante commedia di Eduardo De Filippo “Filumena Marturano”, una tra le opere più rappresentate ma soprattutto più rappresentative del repertorio del grande drammaturgo napoletano.  La commedia di Eduardo porta i scena il problema dei diritti dei figli illegittimi, mentre nello stesso tempo l'Assemblea costituente svolgeva un dibattito sulla famiglia e sui figli nati fuori dal matrimonio. La tematica affrontata da Eduardo trova riscontro nell'impegno dell'Assemblea Costituente e offre materia di riflessione per affrontare il drammatico problema. Infatti, il 23 Aprile 1947 l’Assemblea Costituente approva l'articolo che stabilisce il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire e educare anche i figli nati fuori dal matrimonio. Nel febbraio del 1955 verrà approvata la legge che abolirà l’uso dell’espressione “figlio di N.N.”. Solo nel 2010 il Parlamento ha varato un disegno di legge che equipara a tutti gli effetti i figli nati fuori dal matrimonio a quelli “legittimi”. Filumena, figlia del popolo, conduce il filo del dramma con l’aggressività di un personaggio tragico, segnato dalla sofferenza della vita di miseria dei vicoli di Napoli. Lo stratagemma pensato per farsi sposare e riconoscere i figli è una rivendicazione del suo sentimento di maternità. Filumena ha tre figli, avuti da tre uomini diversi, di cui due rimasti ignoti. Li ha voluti, li ha cresciuti, li ha assistiti, rimanendo nell'ombra senza mai rivelarsi come madre. Solo di uno è  sicura la paternità, il figlio di Domenico Soriano, ma Domenico non lo sa e Filumena non glielo dirà mai, in nome della triplice maternità che difende con violenza. Filumena si batte perché Soriano dia il nome al suo figlio naturale, ma anche agli altri due.  A portare in scena questa bellissima opera teatrale è la Compagnia teatrale “LUNA NOVA” di Latina formata da elementi tutti originari della città di Napoli ma che in realtà si è costituita con questo nome nel 2006, dopo una divisione avvenuta nella “Improvvisata Compagnia“.  Il proprio curriculum artistico vanta lavori sia del repertorio drammaturgico di Eduardo De Filippo sia dei più noti autori italiani e stranieri come Salemme, Weber, Schmitt, Erri De Luca con i quali hanno vinto sempre i più importanti e prestigiosi premi a livello nazionale.  Infatti con il lavoro “La fortuna con l’effe maiuscola hanno vinto diversi premi tra i quali: Primo Premio al Viterbo Festival, Primo Premio al Bolzano Festival, Primo Premio Gorizia Festival. Con “Uomo e galantuomo” al Viterbo Festival si sono aggiudicati il premio per Miglior attore caratterista, al Nepiteatrama il premio per Migliore attore non protagonista e all’Allerona Festival il premio del Pubblico. La commedia brillante “E fuori nevica” di Salemme ha portato alla compagnia riconoscimenti ed elogi in molteplici festival nazionali come al Gorizia Festival, Trento Festival, Termini Imerese Festival, Bevagna Festival. Con la commedia “Il Rompiballe” di F. WEBER sono arrivati finalisti al Festival Maschera D’Oro di Vicenza.
Grande successo e autorevoli riconoscimenti in tutta Italia hanno ricevuto portando in scena il racconto per voci in tre stanze di Erri De Luca “Morso di Luna Nuova”.  E poi i grandi successi di De Filippo quali: “Questi fantasmi” e “Filumena Marturano” li hanno consacrati al grande pubblico. La compagnia ha affrontato questo capolavoro con la consapevolezza che, rispettarne l’impianto registico “Eduardiano” , oltre che “rispettoso” fosse una scelta per certi versi anche moderna; rivisitandone solo il ritmo - più serrato - e allontanando il personaggio “Domenico Soriano” dalla tentazione di una pedissequa imitazione. Domenico è tanto più furioso del suo autore-attore quanto Filumena è più insolente e irriguardosa; la lite sconfina quasi nel rapporto fisico, seppure senza mai quasi toccarsi i due sono veri e autentici, amanti e poi sposi.
Sarà davvero uno spettacolo da non perdere.