On. Aldo Patriciello |
Con l’approvazione
della relazione che facilita l’accesso al credito per le PMI, sancita ieri
nella Plenaria di Strasburgo, si è voluto porre l’attenzione sulla necessità
delle piccole e medie imprese di prestiti su misura per le proprie esigenze, di
forme alternative di venture capital, di regole più chiare nella collaborazione
con i finanziatori e pagamenti più rapidi dalle altre aziende. “Ci sono più di 23 milioni di piccole e medie
imprese in Europa - spiega l’On. Aldo Patriciello - ognuna delle quali ha avuto effetti disastrosi
dalla crisi economica e sociale che stiamo vivendo. Le diverse PMI, che compongono
il tessuto industriale italiano ed europeo, hanno bisogno di regole chiare per
i finanziamenti e per l'accesso ai prestiti bancari”. Avendo le piccole imprese più difficoltà rispetto ad altri operatori
economici a ricevere finanziamenti, per l’europarlamentare, in linea con i suoi
colleghi, “é necessario chiedere alle
banche che per superare la crisi ricevono aiuti di Stato o il sostegno della
Banca centrale europea, di erogare prestiti su misura delle necessità delle
piccole e medie imprese. Ancor prima di questa votazione - precisa l’Eurodeputato - mi ero attivato presso la Commissione Europea,
evidenziando con un’interrogazione parlamentare, la necessità di collegare gli
aiuti ricevuti dalle banche ad una maggiore facilità di credito verso le PMI ed
i privati. Gli istituti finanziari, inoltre, dovrebbero anche sforzarsi di
comunicare con gli imprenditori ed attenersi a regole più chiare nell’uso delle
garanzie, nei rimborsi anticipati e nelle possibili sanzioni. In effetti, regole chiare ed un maggiore scambio d'informazioni con i
finanziatori, per esempio sulla posizione finanziaria del creditore o le
possibilità per il debitore di rimborsare il prestito in anticipo, ridurrebbero
le incertezze di entrambi i lati”. Infine, data l’enorme difficoltà delle
PMI all’accesso dei finanziamenti, è di fondamentale importanza l'attuazione
della direttiva UE sui ritardi dei pagamenti. “In questo modo - chiosa l’on. Patriciello - si potrà richiedere il pagamento degli interessi sui pagamenti
effettuati con più di 30 giorni di ritardo”.
Bruxelles,
Ufficio Stampa On. Aldo Patriciello