Caserta. Qualche giorno dopo il
Consiglio Comunale del 9 gennaio, nel quale sono state bocciate, da un blocco
granitico formato dalla maggioranza (o meglio, di quella parte della
maggioranza presente in aula) e da larga parte della minoranza, tutte le
proposte di Speranza per Caserta, il Gruppo Consiliare del Movimento politico
casertano ritiene opportuno diffondere ai cittadini alcune precisazioni e
considerazioni. Innanzitutto, va reso noto che in calce al documento di
sostegno al Sindaco, nella sua iniziativa per consentire anche ai comuni in
dissesto di abbassare l’IMU, figurano anche le firme di Francesco
Apperti e Norma Naim, diversamente da quanto riportato nella nota stampa
diramata dal Comune. I Consiglieri di Speranza hanno appreso del documento
solo mentre ci si apprestava a votarlo, hanno chiesto di poterlo visionare e,
condividendolo, lo hanno sottoscritto. Ciò perché Speranza per Caserta non fa
giochi “politici”, strumentalmente orchestrati, bensì appoggia
ogni iniziativa utile e percorribile, in favore della città e dei suoi
cittadini e cittadine.
In secondo luogo,
dispiace che siano state respinte proposte di sostenibilità urbana, territoriale,
ambientale, economica e di partecipazione dei cittadini, come peraltro
ampiamente prevedibile, senza una benché minima motivazione e
l’assoluta assenza di dibattito sul voto contrario espresso dalla quasi
totalità dei Consiglieri.
Un atteggiamento
deplorevole per chi è stato educato al rispetto delle Istituzioni e per la
platea di cittadini e Associazioni presenti, costretti invece ad assistere ad
uno spettacolo indecoroso, con il Presidente del Consiglio costretto più
volte a richiamare i Consiglieri che abbandonavano l’aula in
continuazione o che vi permanevano con evidente disinteresse.
Inoltre l’assenza
degli Assessori ha fatto “saltare” la fase delle interrogazioni
ed interpellanze, il che oltre a privare i Consiglieri di risposte ai loro quesiti,
ha accorciato la durata complessiva dei lavori del Consiglio che, infatti, si
è concluso intorno alle 14, mentre sarebbe stato molto più utile discutere
delle proposte salienti nelle ore pomeridiane, circostanza questa che avrebbe
consentito una maggiore partecipazione della cittadinanza.
Noi riteniamo che non
si debba scherzare sui problemi della città, mentre lo svolgimento dei lavori
del Consiglio testimonia, a nostro avviso, un disprezzo per le Istituzioni,
che non ci appartiene e che auspichiamo non si ripeta più, per il delicato
ruolo che ricopriamo, di rappresentanti della comunità casertana.
Infine, una
precisazione sulla nostra proposta, contenuta in un emendamento
all’ordine del giorno di riduzione delle indennità, volta a migliorare
l’organizzazione e l’efficacia dei lavori delle Commissioni
Consiliari, rendendo obbligatoria la loro convocazione, con almeno due giorni
di anticipo, e con un ordine del giorno definito preliminarmente. Ebbene,
contrariamente a qualche Consigliere di maggioranza che reputava
“inutile e non praticabile” la convocazione con un ordine del
giorno delle riunioni di Commissione, desideriamo sottolineare che quanto da
noi proposto è già contenuto nel “Regolamento delle Attività
Consiliari” del Comune di Caserta, Titolo I, Capo IV, articoli nn. 16 e
17. Se la maggioranza non condivide il suo stesso Regolamento può decidere di
portarlo in Aula e far approvare le modifiche apportate. Ma fino a quando
esso sarà in vigore, Speranza per Caserta ne chiede il rigoroso rispetto, per
una questione di democrazia e di credibilità delle Istituzioni.
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Speranza Provinciale
Gruppo Consiliare comune di Caserta