RUVIANO. Ruviano, il paese
dei ……. Un mix di ironia, goliardia e puro divertimento. Orgogliosi
di esserlo, nei giorni scorsi hanno sfilato
in processione cantando l’inno accompagnati dalla banda musicale. La
chiesa locale non ha partecipato(il prete, negli anni scorsi, esibiva pure lui
le corna- su un palco davanti la chiesa). Il nuovo Vescovo non ha concesso il
placet quest'anno, i becchi in processione hanno evitato il passaggio davanti
alla chiesa.Tra i vip con i “pesi sulla testa”: il sindaco(con le corna
municipali con fascia tricolore), il farmacista e medico del paese, che da anni
mostrano grande ironia, infilando sulla testa aculei di tutti i tipi, incuranti
dei moralisti di professione. Una grande lezione di vita data all’intera nazione! Monopolio della famiglia Nicolella nella
presidenza del sodalizio. Tre i presidenti in 35 anni con lo stesso cognome:
uno zio e due nipoti. Aculei istituzionali nel Dna! Riuniti in associazione nel
paesino casertano, sono scesi in piazza(per la trentacinquesima edizione della
festa) come ogni anno per mostrare il prodotto tipico del posto: le corna
ASSOCIAZIONE
CORNUTI RUVIANESI, PARLA IL PRESIDENTE: ACULEI NEL NOSTRO DNA!
“Oltre 30 anni fa, mio zio, Pietro, con quattro amici,
ebbe l’idea di questa festa- racconta Paolo Nicolella, attuale Presidente
dell’Associazione Cornuti Ruvianesi(voluto a tutti i costi negli anni scorsi da
Raiuno nella trasmissione “I Soliti Ignoti”, condotta da Fabrizio Frizzi)- che
ebbe luogo con pochissimi temerari, perché nella gran parte delle persone
mancava la sfrontatezza giusta per esibire il carico pendente! Erano altri
tempi. Tutto cominciò per gioco. Una sfida, poi vinta da mio zio, che per la
cena offri il suo montone, simbolo della festa dei becchi. Si potevano contare
sulle dita di una mano i partecipanti alla prima edizione. L’anno dopo, lo
sparuto gruppo dell’anno precedente sfilò in processione in compagnia di nuovi
adepti. Fu un successo, bissato per anni. Alla morte di mio zio Pietro, divenne
presidente mio cugino Giuseppe, che dette
l’anima, portando la manifestazione agli onori delle televisioni
nazionali. Nel 1998, Giuseppe mori prematuramente. Dopo la tumulazione della
salma al cimitero, un amico disse: e ora chi sarà il nuovo presidente? Pochi secondi, gli occhi degli amici
presenti puntati su di me, ed ero
diventato il nuovo Presidente!”
Singolare e simpatico “monopolio” della famiglia Nicolella nella
presidenza del sodalizio. Tre i presidenti in 35 anni con lo stesso cognome:
uno zio e due nipoti. Aculei istituzionali nel Dna! Oltre settemila i presenti
che quest’anno hanno assistito
all’evento, cominciato con la lettura dei ‘Dieci comandamenti dei becchi, con
il battesimo dei nuovi adepti, a seguire l’alzabandiera
e la caratteristica processione per le anguste stradine di Ruviano. Nel
finale, l’incendio del totem, canti e balli con un gruppo di brasiliane, l’apertura degli stand gastronomici con
prodotti tipici locali e buon vino, e nel finale fuochi d’artificio. Alla fine
della serata, il Presidente Nicolella ha salutato gli ospiti
dando appuntamento a tutti per il prossimo anno. Da registrare
quest’anno, la defezione della chiesa locale, che non ha partecipato all’evento(il prete, negli
anni scorsi, esibiva pure lui le corna-
su un palco davanti la chiesa). Il nuovo Vescovo quest’anno, non ha concesso il placet
ed i becchi in processione, seppur amareggiati un poco, hanno evitato il
passaggio della “processione” davanti alla chiesa.
Giuseppe Sangiovanni