On. Aldo Patriciello |
Riprendono
i lavori al Parlamento Europeo di Strasburgo. I deputati, riuniti in Sessione
Plenaria dal 22 al 26 ottobre, discuteranno di bilancio e competitività
dell’economia europea, al fine di individuare e promuovere nuove iniziative di
sviluppo tenendo presente le peculiarità di ciascun territorio. E’ stata
presentata infatti una proposta di legge che va a sostenere le piccole e medie
imprese nello sviluppo di strategie di internazionalizzazione efficaci e per
sfruttare al meglio le opportunità del mercato globale. “Il rafforzamento della competitività a
livello internazionale delle piccole e medie
imprese e la riduzione al minimo indispensabile degli oneri normativi che
gravano su di esse sono indispensabili per arrecare un beneficio generale all’economia europea e per auspicare
l’uscita dalla crisi. – spiega l’On. Aldo Patriciello che ha
presentato un parere in materia – Nell’UE
le PMI rappresentano il 99% di tutte le imprese e tra il 2002 e il 2010, l’85%
dei nuovi posti di lavoro creati nell’UE
proveniva dalle PMI; dunque è evidente il grande impatto che le piccole e medie imprese hanno sull’economia europea. In
Europa, però, manca un contesto favorevole
allo sviluppo del potenziale imprenditoriale e della competitività, soprattutto perché le politiche industriali degli Stati
membri variano notevolmente da un paese
all’altro. La strategia ‘Europa 2020’ prevede già tra i suoi obiettivi il
rilancio dell’economia e una crescita
sostenibile, ma per raggiungere tali risultati, occorrono politiche industriali coerenti e coordinate da parte degli
Stati membri. Pertanto, si rendono necessari
mutamenti profondi e strutturali del sistema industriale dell’UE, per rafforzare la competitività delle imprese europee, anche
fuori dal mercato unico così da poter
beneficiare delle numerose opportunità di crescita offerte fuori dall’Unione.
Fino ad ora diverse sono state le iniziative volte a promuovere una cultura
internazionale d’impresa, penso all’Erasmus per imprenditori che permette lo
scambio di informazioni e buone pratiche tra i maggiori centri di eccellenza.
Tanto deve essere ancora fatto ma sono sicuro che con un po’ di tempo
riusciremo a tracciare la gusta linea d’azione che permetterà agli Stati membri
e all’intera Europa di riemergere con una nuova e migliore competitività”. Il Bilancio, quello 2013 e quello 2014-2020, saranno
oggetto di discussione in aula. In generale, la commissione per i
bilanci vuole ripristinare il progetto di bilancio proposto dalla Commissione, dopo i tagli chiesti dal
Consiglio nel mese di luglio. I deputati hanno anche
chiesto di aumentare i fondi per alcune aree prioritarie, come crescita e
politica estera, portando il totale degli
stanziamenti d'impegno a 151,2 miliardi di euro e quello dei pagamenti a 137,9 miliardi di euro. La proposta della
Commissione era di €150,9 miliardi in stanziamenti
d'impegno e €137,9 miliardi in pagamenti. Il
progetto di risoluzione sottolinea che sono gli stessi Stati membri ad aver
sottoposto alla Commissione le richieste sulle
quali è basata la proposta della Commissione. I deputati della commissione bilanci sostengono che i governi nazionali
dovrebbero diminuire l’entità delle loro
richieste, prima di inoltrarle. Il bilancio
del Parlamento sarebbe ridotto di 8,9 milioni di euro rispetto alla proposta
della Commissione. Ciò rappresenterebbe un
aumento in linea con l’inflazione dell’1,9% rispetto al
2012, ma una diminuzione in termini reali, poiché i costi extra per l’ingresso
della Croazia, non presenti nel bilancio di
quest’anno, riducono i fondi a disposizione per le altre voci. Nel progetto di risoluzione, che rappresenta una
parte del contributo del PE al summit di novembre
dedicato al quadro finanziario multi-annuale, si invitano i capi di Stato e
governo a non ridurre gli importi proposti
dalla Commissione e a aumentare gli investimenti in competitività e ricerca, lasciando almeno inalterati i livelli di
spesa per la politica agricola e quella regionale. I deputati adotteranno inoltre una risoluzione
legislativa per chiedere alla Commissione di presentare
proposte concrete per riformare il capitolo delle risorse proprie derivate
dall’IVA, per far sì che sia versata
direttamente nel bilancio comunitario per ridurre così il livello totale dei contributi finanziari nazionali. I risultati verranno, poi, illustrati nel corso di
una conferenza stampa a Strasburgo.
Bruxelles, Ufficio Stampa on. Aldo
Patriciello