On. Aldo Patriciello |
Una Sessione
Plenaria piena di temi importanti quella in corso a Strasburgo. I deputati
hanno approvato, in prima lettura, le nuove norme in materia di normalizzazione
europea che ha l’obiettivo di migliorare l’utilizzo degli standard tecnici che
devono rispettare le aziende nel settore dei servizi e delle telecomunicazioni
andando a semplificare l’intero sistema in termini amministrativi e finanziari
assicurando trasparenza e sicurezza. Il maggior successo ottenuto dalla
delegazione del Parlamento durante i negoziati con il Consiglio riguarda la
garanzia di partecipazione delle piccole imprese e dei rappresentanti dei
consumatori, delle organizzazioni ambientaliste e della società civile, che
saranno consultati durante l’intero processo di sviluppo degli standard. “Un obiettivo importante come ho avuto modo
di affermare anche prima del voto – commenta l'On. Aldo Patriciello - perché gli standard hanno un ruolo essenziale a sostegno del tessuto
industriale, soprattutto per le PMI e incidono direttamente sulla vita dei
consumatori europei. Con questo nuovo
regolamento il processo di formazione degli standard si consolida rispetto al
passato sui principi che già fondavano il sistema, restando privato, volontario
e basato sul principio della delegazione nazionale, ma nel contempo si è
assicurato la partecipazione degli stakeholders che rappresentano interessi di
rilevanza generale, garantendo in particolare l’agevolazione e la
semplificazione per le PMI, soggetti più deboli del mercato rispetto alle
grandi imprese in quanto, sia per la
loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori
difficoltà a essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la
base economica del nostro sistema europeo. Gli standard potrebbero quindi
contribuire alla crescita economica dell’Europa”. Il regolamento stabilisce nuove regole per la
cooperazione fra i vari enti che collaborano al processo di normalizzazione, a
livello nazionale ed europeo, chiarendo la divisione delle responsabilità per
evitare lungaggini amministrativi e l’emergere di standard incompatibili. Grazie
a questa nuova normativa, gli standard europei risulteranno anche più
compatibili con quelli internazionali, migliorando cosi la competitività
globale delle imprese UE. Il processo di normalizzazione prevede la creazione
di linee guida volontarie da parte delle imprese che forniscono informazioni
tecniche o qualitative su una vasta gamma di prodotti o servizi, come un
caricabatteria di un dispositivo elettronico o un corso di lingua, al fine di
garantire il rispetto dei requisiti minimi, ad esempio, sulla sicurezza e l’interoperabilità
dei prodotti. Il regolamento che semplifica la normalizzazione UE è il primo
atto legislativo approvato dal Parlamento nel contesto del processo di rilancio
del mercato unico. Le nuove regole entreranno in vigore il 1° gennaio 2013 e
saranno direttamente applicabili in tutti i 27 Paesi membri. La tutela dei
consumatori è un altro punto cardine della politica comunitaria. In materia di
etichettatura queste potrebbero essere delle ore decisive. In Parlamento
Europeo si sta discutendo se sopprimere o meno l’etichettatura facoltativa
delle carni bovine, aspetto che potrebbe portare i consumatori a non avere più
informazioni utili sulla provenienza delle carni. Molti Europarlamentari si
sono espressi contro tale soppressione “La
delegazione italiana del Partito Popolare Europeo – spiega Patriciello – ha espresso la propria posizione di
contrarietà alla soppressione del sistema inerente l’etichettatura facoltativa
delle carni bovine. Speriamo che nel corso della votazione in materia prevalga
il buon senso e l’attenzione verso gli allevatori ed i consumatori”. Approvate
anche una Direttiva e un regolamento, che entreranno in vigore nel 2013, sulla
sicurezza dei medicinali. Una esigenza nata a seguito dei danni che avrebbe
arrecato il farmaco francese ‘Mediator’ che si sospetta abbia causato da 500 a
1000 decessi (per alcuni anche 2000). Le modifiche alla legislazione vigente
rafforzeranno il sistema europeo per la valutazione dei potenziali problemi dei
medicinali in qualsiasi Stato membro introducendo, altresì, un bollino nero per
segnalare i potenziali rischi con il conseguente ritiro del farmaco stesso.
Modifiche che obbligheranno le azienda ad una maggiore trasparenza.
Bruxelles, Ufficio Stampa on. Aldo
Patriciello