CASTELLO DEL
MATESE. A
nulla è valso l’appello lanciato dalle famiglie di Castello del Matese anche su
Facebook per raccogliere i fondi necessari a far rimanere le Suore degli Angeli
a Castello del Matese, che da oltre sessanta anni hanno gestito con tanto amore
l’asilo che ha cresciuto intere generazioni del paese. Tanti i
motivi che hanno spinto le Suore a chiudere la Casa di Castello del
Matese e abbandonare il paese, molti dei quali di ordine economico, tasse,
tributi e viveri per la mensa dei bambini. Quest’anno a Castello del Matese la campanella è
suonata ma non per tutti, non è suonata per quei bambini che una volta
frequentavano quello che era chiamato “l’Asilo delle Suore”. Come ogni anno, da
più di sessant’anni, il primo giorno dopo le vacanze estive, il portone
dell’asilo si riapriva ai tanti bambini e bambine che erano accolti, anche con
qualche lacrima... , dall’amore delle Suore, una consuetudine che almeno a
Castello del Matese non si ripeterà più. C’è chi afferma che le nuove
generazioni non hanno più certezze, ma noi che siamo registri e attori di
questa generazione non possiamo essere
incolpevoli per quello che stiamo perdendo. A Castello le Suore erano una certezza,
racconta Luigi, per l’impegno nella formazione dei bambini, nel sociale e in quello religioso.
In questi sessant'anni, non sappiamo quante persone hanno attraversato il
portone dell’Asilo in cerca di un piccolo aiuto, o di un piatto caldo, quanti
bambini, quando le tv non trasmettevano cartoni animati per tutto il giorno,
sono cresciuti, anche oltre gli orari dell’asilo, in quelle stanze che
sembravano cosi grandi, non sappiamo quanti anziani e malati sono stati
visitati a casa dalle Suore per un ricevere un sollievo religioso. Per
sessant’anni quello che era una certezza o un punto di riferimento per Castello
oggi non c’è più, la logica del mercato, e le relative regole del costo e del
ricavo, hanno stabilito che non è “ più conveniente“ avere a Castello un Asilo
religioso, come un lavoro che fosse quantificabile o un prezzo o un buon
affare. In questa società dove per ridurre lo spread è necessario economizzare
e massimizzare tutte le spese non ci sono più certezze, ma noi che in questi
sessant’anni abbiamo ricevuto tanto dalle Suore e che quest’anno non abbiamo
più rivisto il portone dell’Asilo riaprirsi ci amareggia molto e non ci fa
sperare in un futuro migliore, almeno per i piccoli centri come Castello del
Matese.
Pietro Rossi