Andrea Pietro Cappella |
PIEDIMONTE
MATESE. In merito alle tendenziose affermazioni dell’estensore dell’articolo “Bonificare dalla disinformazione”, pubblicato
nei giorni scorsi sul blog “ViviTelese.it”, si ritiene doveroso dare ai lettori
alcune brevi, ma veritiere, precisazioni sulla vicenda dei dipendenti della Gestione Liquidatoria Regionale del
soppresso Consorzio di Bonifica della Valle Telesina, per altro già fornite
allo stesso Sig. Martino Ugo Izzo che, allo stato, preferisce evidentemente
ignorare. “Il
Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, che ho l’onore di rappresentare, - afferma il presidente Prof. Andrea Pietro Cappella - nel rispetto di quanto deliberato dal
Consiglio dei Delegati nella seduta del
21 maggio scorso, e con l’unanime consenso della Deputazione
Amministrativa, dopo la pubblicazione della Legge Regionale n°11 del 2012, ha
tempestivamente richiesto gli opportuni chiarimenti, con l’espresso invito a
coinvolgere l’Avvocatura Regionale, affinché fossero sciolti i dubbi,
assolutamente evidenti, che discendevano dall’applicazione dell’art. 3 della
citata legge regionale. È, pertanto, indubitabile che nessuno mai ha pensato di
venir meno all´obbligo di ottemperare alla legge in argomento e che lo
scrivente, nella qualità di Presidente e legale rappresentante dell’Ente, ha
agito ed agisce nel rispetto delle indicazioni dettate dagli organi statutari. La
nota regionale di riscontro, pervenuta il 16/07/2012, a firma del dirigente
p.t. dell’A.G.C. Sviluppo Attività Settore Primario della Regione Campania, non
chiarisce purtroppo molti degli aspetti sottoposti alla medesima Regione, come
del resto si premura di segnalare lo stesso redattore nelle premesse della
citata lettera, che viene scritta, per motivi a noi sconosciuti, senza il
richiesto coinvolgimento dell’Avvocatura Regionale. Il Consorzio pertanto,
preoccupato delle argomentazioni assolutamente elusive espresse in detta
missiva, è stato costretto a gravarla, con il ricorso R.G. 3502/2012 – I
sezione – affinché una risposta possa venire almeno dal Tribunale
Amministrativo Regionale, al fine di evitare che vengano adottati atti che
potrebbero comportare responsabilità sia di tipo penale che di tipo contabile.
L’Autorità adita ha già fissato la discussione della Camera di Consiglio per il
prossimo 12 settembre 2012, prima udienza utile, per cui in quella sede si
spera possa venire una decisione chiarificatrice anche sul portato della legge. L’occasione
è propizia per ribadire, ancora una volta, che gli Organi del Consorzio hanno
richiesto i chiarimenti a seguito delle oggettive difficoltà - per la dizione
della legge regionale citata - a provvedere ad una serie di adempimenti
giuslavoristici e previdenziali per poter assumere il personale del disciolto
Consorzio, ovvero per problematiche che riguardano tutte la tutela dei
lavoratori. E’ evidente, pertanto, che il Consorzio, contrariamente a quanto
ingiustamente e gratuitamente paventato, ha la massima attenzione e rispetto
per le problematiche sollevate dai lavoratori dell’ex Consorzio Valle Telesina.
In proposito, infatti, sarebbe sufficiente evidenziare il contenuto del
penultimo capoverso della citata nota a firma del dirigente p.t. dell’A.G.C.
Sviluppo Attività Settore Primario della Regione Campania, per avere conferma
dell’assoluta incertezza normativa che potrebbe danneggiare proprio i
dipendenti in argomento poiché indica, espressamente che, in riferimento
all’ipotesi di una “mancata erogazione del contributo per gli anni successivi
al 2012, …. spetta doverosamente agli amministratori del Consorzio mantenere in
ordine i conti e soprattutto adottare ogni utile provvedimento, compreso la
riduzione del personale, per evitare un possibile dissesto
finanziario dell’Ente”. Tradotto in volgare italiano significherebbe “intanto
li assumete e poi, se in futuro non vi mandiamo i soldi, li licenziate”. Appare
dunque evidente che l’azione di trasparenza amministrativa che il Consorzio sta
responsabilmente perseguendo, è orientata verso l’esclusivo interesse dei
consorziati dell’intero comprensorio e degli stessi dipendenti dell’ex
Consorzio di Bonifica della Valle Telesina i quali, per responsabilità non
certo dell’Amministrazione rappresentata, dopo dieci anni dalla soppressione
del loro Ente per il grave ed irrimediabile indebitamento, continuano a non
ricevere risposte certe e chiare da parte degli organi preposti. Per ogni
questione correlata, dunque, potrà e dovrà rispondere la Regione Campania ed il
Commissario Liquidatore del soppresso Consorzio di Bonifica della Valle
Telesina”.