Giancarlo Della Cioppa |
Caserta - La buona notizia è arriva ieri. La
Provincia di Caserta, non sarà soppressa. I criteri fissati dal Consiglio dei
Ministri, infatti, non fanno rientrare la provincia di Caserta tra le 66
cancellate dal Governo Monti. Questo perché i criteri decisi dal Consiglio dei
Ministri nell'ambito del riordino degli enti locali, stabilito con il decreto
sulla Spending review sono stati in linea con le indicazioni date dallo stesso
Consiglio Provinciale di Caserta con deliberazione n. 60 del 13 luglio 2012:
350 mila abitanti ed una superficie territoriale non inferiore ai 2.500 km
quadrati. Un importante traguardo,
dunque, è stato raggiunto grazie al tempestivo intervento dell’intero Consiglio
Provinciale e a lavoro sinergico svolto dalle forze politiche in difesa
dell’autonomia dell’Ente. A commentare, con soddisfazione, la direttiva del
governo è il Presidente del Consiglio Provinciale di Caserta, Giancarlo Della Cioppa, il quale ha
voluto intraprendere iniziative forti, sin dalle prime indiscrezioni date dalla
stampa, affinché si sentisse il grido di rivendicazione identitaria e culturale
del suo territorio: “Sono estremamente
soddisfatto del lavoro svolto dal Consiglio Provinciale unitamente al
Presidente della Provincia nella sua doppia veste di massimo rappresentante
dell’Ente nonché di esponente parlamentare e a tutti gli altri parlamentari
locali perché la salvezza della nostra Provincia rappresenta un risultato
importante non solo per dare ancora possibilità di sviluppo al nostro territorio ma anche come garanzia e
sicurezza nella lotta alla criminilatà organizzata, perché scongiurando la
soppressione dell’Ente Provincia si sono salvaguardate anche la Questura e la
Prefettura. E non solo. Riaffermando la legittimità della Provincia risulta
ancora possibile operare nell’ottica di una governance diretta di un’area
vasta, com’è quella della provincia di Caserta, garantendo l’efficienza dei
servizi essenziali, la cui tutela, in tempo di crisi, assume un’importanza
ancor più rilevante per i cittadini e non si è cancellato, come del resto già
avvenuto una volta in passato, l’identificazone storica della popolazione con
il territorio”.
c.s.