Michele Santoro |
BAIA
LATINA. Anche la Comunità Montana “Monte Maggiore” di Formicola
di cui fino a qualche anno addietro faceva parte anche il Comune di Baia e
Latina, con nota notificata in data 17 maggio 2012 ha citato il Comune, in
persona del legale rappresentante a comparire dinanzi al Tribunale di Santa
Maria C.V. in data 26 novembre 2012 con
invito a costituirsi. E con l’espresso avvertimento che in difetto incorrerà nelle
preclusioni e decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c. e si procedere in sua
assenza e contumacia al fine di sentire accogliere la richiesta di pagamento di
Euro 61.843,12 oltre interessi e
spese, diritti e onorari di giudizio. Nella sostanza il Comune di Baia e Latina
risulta essere debitore nei confronti della Comunità Montana “Monte Maggiore”
dei contributi annuali spettanti a mente dell’art. 32 e secondo le modalità
dell’art. 10 dello Statuto della Comunità Montana riferiti agli anni sino al 2007. Il totale del debito nei
confronti della Comunità Montana ammonta ad Euro 77.764,69 da cui detratta la somma di Euro 15.921,57 versate
nell’anno 2008 resta un debito del Comune verso
la Comunità Montana di Euro 61.843,12. Michele Santoro, Sindaco del Comune di Baia e Latina dal maggio
2011 nel prendere atto della notifica, a cura dell’Avvocato Rita Marotta, della
richiesta di pagamento da parte della Comunità Montana, con rammarico ricorda
le tante interrogazioni dello stesso presentate nella qualità di Consigliere di
minoranza nella passata consiliatura nel richiedere all’allora maggioranza la
presenza o meno di debito verso Enti od altro, ricevendo sempre la stessa
risposta che non vi erano debiti verso Enti vari nè debito fuori bilancio. Oggi
invece continua Michele Santoro,
siamo sempre più convinti che la dichiarazione di dissesto approvata dal
Consiglio Comunale sia stato l’occasione per mettere chiarezza nei conti del
comune ponendo una linea di demarcazione tra il futuro ed il passato togliendo ai
creditori la possibilità di effettuare pignoramenti od altro cosa che allo
stato attuale avrebbe portato alla paralisi totale del Comune con la
conseguenza disastrosa di non poter corrispondere gli stipendi ai propri
dipendenti. Invece con la dichiarazione di dissesto, e la notifica del
provvedimento da parte della Comunità Montane è la riprova di quello che già
sarebbe avvenuto. L’ipotesi di bilancio non può prevedere spese che non siano
strettamente correlate al funzionamento essenziale dei servizi da rendere ai
cittadini, tutto questo non è più possibile ma l’Ente lentamente potrà
intraprendere, con sacrifici di tutti, la strada del risanamento finanziario
che ci auguriamo che avverrà in pochi anni. La notifica del provvedimento da
parte della Comunità Montana è solo una piccola parte di quello che si stà
accumulando e ci auguriamo che nel più breve tempo possibile si possa giungere
alla definizione di un piano finanziario di rientro della enorme massa
debitoria.
Pietro
Rossi