In seguito a una serie di tavoli di
 confronto sul tema  avvenuti  tra attivisti della Rete Calena Beni 
Comuni e l’Amministrazione comunale si è deciso di inserire nell’ordine 
del giorno del primo consiglio comunale utile l’adesione dell’Ente alla 
rete rifiuti zero.  Al centro della proposta due obiettivi: raggiungere 
entro 2013 il 75% della raccolta differenziata e per il 2020 il 
traguardo di rifiuti zero. La logica che guida il progetto mira alla 
creazione di vere comunità ecologiche. Interessa tutta la comunità ed è 
in vista del miglioramento delle pratiche sociali, della qualità della 
vita, ed è inoltre il miglior modo per risparmiare soldi sia pubblici 
che privati .  Attraverso tale strategia si intende trasformare i 
rifiuti in risorse con la finalità di riutilizzare i prodotti e ridurre 
al minimo la quantità di rifiuti da conferire in discarica. Ciò ne 
rappresenta al contempo il valore ecologico e politico: aderire alla 
logica dei rifiuti zero, coinvolgendo ogni parte della comunità in 
questo grande progetto di rinascita ecologica, significa dichiararsi 
apertamente contro l’incenerimento e la vecchia gestione dei rifiuti. 
Dunque, ci sentiamo fiduciosi confidando nella validità del progetto e 
nella seria volontà dei comuni di Pignataro Maggiore e Sparanise di dar 
seguito concretamente a ciò che in quello è scritto. Aspettiamo le 
decisioni che prenderà il Comune di Calvi Risorta col quale La Rete 
Calena Beni Comuni è già in contatto, per poi continuare nell’opera di 
coinvolgimento al progetto rifiuti zero che dovrà estendersi agli altri 
comuni del territorio. La Rete Calena Beni Comuni, che ha 
elaborato la proposta, è un soggetto civico nato spontaneamente tra 
realtà radicate sul territorio caleno. È costituita dalla Piccola 
Libreria 80mq di Calvi Risorta, dal Csoa Tempo Rosso di Pignataro 
Maggiore, dall’associazione Beyourself di Sparanise e da liberi 
cittadini. La rete nasce come strumento per affrontare teoricamente e 
attraverso battaglie dal basso la difesa dei beni comuni, nell’ Agro 
Caleno e in tutta Terra di Lavoro. 
RETE CALENA BENI COMUNI
